Coppia e comunicazione. Chiamami ancora amore: quando l’essenziale è dirsi ‘Ti amo’

Inserire un sentimento grande come quello dell’amore in un piccolo binomio diventa un’esperienza complessa. Uno dei più grandi errori che possiamo fare è quello di credere che la comunicazione sia una cosa semplice e scontata.

M’ama o non m’ama…m’ama o non m’ama…m’ama o non m’ama?

Quante volte capita di farci questa domanda pensando al nostro partner? Forse è questo il vero dilemma e non lo shakespiriano “essere o non essere”. Il dubbio di essere amati dall’altro ci assale sempre, in modo spesso invadente. Vogliamo saperlo, dobbiamo saperlo. Dirsi “ti amo” è diventato il termometro delle relazioni: tanto più si dice tanto meglio si sta. Ma è davvero così semplice dirsi ‘ti amo’?

Esprimere l’amore nei confronti di qualcuno è una grande sfida per ogni individuo. La vita di coppia è molto complessa poiché passa dal mettersi in discussione come individui fino al tentativo di incastrarsi attraverso un vero e proprio processo di negoziazione.

All’interno della coppia, i partner, portano i propri bisogni e le proprie modalità di stare in relazione con qualcuno. Ci si scontra con la fatica di farla funzionare finché non si giunge alla creazione della relazione d’amore. E’ opportuno dunque avere le giuste garanzie e avere la certezza che il sentimento sia reciproco e che “ne valga la pena” per entrambi. E il dire “Ti Amo” diventa fondamentale.

Inserire un sentimento grande come quello dell’amore in un piccolo binomio diventa un’esperienza complessa. Uno dei più grandi errori che possiamo fare è quello di credere che la comunicazione sia una cosa semplice e scontata.

Quando pensiamo questo, il più delle volte, siamo concentrati a guardare col microscopio un nostro bisogno e cioè quello di dover trasmettere un messaggio specifico senza però tenere in considerazione una serie di fattori. Comunicare non è affatto un processo semplice, anzi, ci mette quasi sempre a dura prova. La comunicazione è un’azione che quotidianamente svolgiamo spesso, praticamente sempre. Il primo assioma della comunicazione ci dice che è impossibile non comunicare. Ognuno, però, lo fa a modo suo. Facciamo un esempio. Relazione di Coppia, lui e lei (o lei e lei o lui e lui, va bene uguale!).

Lei, la sera dopo una cena in attesa di essere lasciata sotto il portone di casa, se ne esce con “Tu non mi dici mai che mi ami!”. Accidenti, duro colpo.

Il destinatario di questa bella botta, convinto che la serata sarebbe finita con un bacio e una buonanotte pronto a correre a casa a guardare il replay dell’ultimo gol della Juventus al 92° contro il Napoli, se ne sta lì e esordisce con “Ma non è vero! Te lo dico sempre”.

Com’è possibile? È possibile perché nella comunicazione esistono due moduli a cui possiamo far ricorso: uno definito numerico e uno analogico.

Possiamo, cioè, comunicare usando le parole, le frasi, facendo ricorso alla sintassi e attenendoci a regole grammaticali ben precise oppure possiamo comunicare attraverso il nostro corpo o attraverso, ad esempio, delle immagini.

Torniamo all’esempio. Il destinatario del messaggio probabilmente non dice mai “Ti amo” ma, magari, apre la portiera della macchina per farla salire o per farla scendere, le manda spesso messaggi contenenti le emoticon con un bacio, sa esattamente come prende il caffè e con quanto zucchero o la sera prima di una partenza. Ma proprio non verbalizza che la ama, non ce la fa! In questo caso il partner lo dice o, meglio, lo comunica che la ama seguendo, però, un canale analogico.

Ognuno di noi ha una predisposizione all’utilizzo di un canale piuttosto che un altro. Ma bisogna fare attenzione perché se la comunicazione numerica dà maggiori garanzie sulla trasmissione del messaggio e sulla sua comprensione da parte del destinatario (se si condivide il codice), la comunicazione analogica fornisce garanzie sulla natura della relazione consentendo di scansare l’ambiguità che potrebbe generarsi (e che il più delle volte ci confonde).

Entrambi i canali sono, quindi, fondamentali all’interno della nostra esperienza relazionale.
Senza dubbio, l’espressione dei sentimenti è un aspetto fondamentale all’interno della relazione. La vita di coppia si nutre dell’amore reciproco e dell’espressione di questo amore. È sicuramente importante che i partner all’interno della coppia riconoscano il sentimento d’amore che è un aspetto individuale “io so che ti amo” ma il passaggio successivo è quello di comunicarlo al proprio partner “io so che ti amo… e tu devi saperlo” in un modo o nell’altro. È importante, infatti, che i partner riescano a dirsi “Ti amo” ma anche a dimostrarselo reciprocamente con attenzioni e gesti di cura.

Ci si può dire “Ti amo” in tutte le lingue del mondo, ma dobbiamo stare attenti a “capirle” tutte!

Dottoressa Marika Micalizzi
Psicologa
Mente&Relazioni

Articolo tratto dalla rivista trimestrale di salute e benessere “Vivi bene” della Farmacia ‘Fata Morgana’ di Reggio Calabria.

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