Rientro Falcomatà, si riparte con serenità. Ma incombe l'ombra del 'Miramare Bis'

Da oggi il 'nuovo inizio' di Falcomatà. Ma tra 15 giorni incombe il 'Miramare Bis'. Quali gli effetti della sentenza della Cassazione?

Reggio Calabria ha nuovamente un sindaco. Niente più facenti funzione, a Palazzo San Giorgio, da oggi, rientra il titolare.

E per Giuseppe Falcomatà, di ritorno dall’Assemblea nazionale dell’Anci di Genova, sarà un giorno di incontri e strette di mano e finalmente tornerà a svolgere le proprie funzioni con indosso la fascia tricolore.

Sentenza Miramare e ‘Miramare Bis’: effetti e conseguenze

Il processo Miramare si è concluso nel migliore dei modi, Falcomatà torna sorridente e sereno. Purtroppo però la serenità ritrovata non durerà molto perchè tra poco più di quindici giorni (il 14 novembre) si terrà l’udienza dell’altro processo denominato ‘Miramare Bis‘, in cui proprio il sindaco Falcomatà risulta essere l’unico indagato e dovrà difendersi nuovamente dall’accusa di abuso di ufficio.

Il processo, lo ricordiamo, nasce da una denuncia per la mancata costituzione del Comune come parte civile proprio nel primo processo Miramare. Secondo l’esposto in Procura di ‘Reggio Futura’, il movimento guidato dall’avvocato Palmara, Falcomatà nel ruolo di sindaco “avrebbe impedito la costituzione del Comune di Reggio come parte civile al processo Miramare con comportamento omissivo, arrecando a se stesso e agli altri imputati un ingiusto vantaggio patrimoniale“.

Il rinvio a giudizio al ‘Miramare Bis’, come abbiamo visto non ha avuto alcuna ripercussione sul rientro del sindaco e nessuna interferenza con il processo ‘Miramare‘.

Ma quali sono invece adesso gli effetti della sentenza di assoluzione nel processo Miramare, che si ripercuotono sul ‘Miramare Bis‘. Visto il verdetto di assoluzione del sindaco Falcomatà e di tutti gli imputati è ipotizzabile un ‘ridimensionamento’ del processo ed un alleggerimento delle accuse?

Una cosa è certa. Il ‘Miramare Bis‘ andrà avanti e verrà celebrato poichè non esiste alcuna pregiudizialità tra le due vicende. Tuttavia ci possono essere alcune conseguenze.

‘Miramare Bis’, cosa potrebbe accadere

La Procura contesta infatti al sindaco di aver procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale a sé e agli altri consiglieri imputati, vantaggio che sarebbe costituito dal mancato risarcimento del danno patito dall’ente comunale. Ma se ad oggi abbiamo una sentenza di assoluzione che certifica che non ci fu alcun vantaggio per il privato né alcun danno per i cittadini, la vicenda allora si dovrebbe sgonfiare e non di poco.

Da un lato, se non si ha più un danno da risarcire, allora cadrebbe in automatico anche l’accusa della condotta. Dall’altro è anche vero che la costituzione di parte civile avrebbe potuto fare valere tesi diverse ma l’Ente non ha potuto partecipare al processo. L’ufficio di Procura, alla luce della sentenza del 25 ottobre, potrebbe anche ripensare al capo di imputazione, modificandolo o decidere di perseguire un’altra ipotesi di reato come ad esempio una omissione degli atti d’ufficio. In questo caso anche in caso di eventuale condanna non ci sarebbe il rischio di una nuova sospensione.

Le due vicende, anche non essendoci una pregiudizialità, sono strettamente collegate e in quanto connesse il giudice potrebbe dare anche una qualificazione giuridica diversa rispetto a quella data dal pubblico ministero. Nella peggiore delle ipotesi però, se il capo di imputazione rimane invariato e se viene riportata una condanna in primo grado e se non cambia la legge Severino, Falcomatà verrà nuovamente sospeso dalla carica.

Non rimane dunque che attendere la celebrazione del processo. Anche in questo caso, nulla è scontato. E ai colpi di scena e ai ribaltoni, purtroppo, siamo ormai abituati.

Nessuno è in grado, al momento, di conoscerne l’esito.