Arci e ITI “Panella Vallauri” presentano il laboratorio di ambiente ed energia sostenibile

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«Macramè è una rete, un’occasione di crescita per coinvolgere quanti più ragazzi possibili della città e della provincia di Reggio a servizio della collettività e per fare conoscere le realtà che quotidianamente si spendono sul territorio». Con queste parole Giuggi Palmenta, referente del progetto “Macramè”, finanziato dalla “Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale” nell’ambito del “Piano Azione Coesione – Giovani no profit”, ha presentato, questa mattina presso la sala biblioteca dell’ITI “Panella Vallauri”, un nuovo tassello dell’intenso programma di azioni di volontariato sul territorio che coinvolgono attivamente tanti giovani ed associazioni reggine. Nell’ambito dell’azione volontariato ambientale del progetto “Macramè” si inserisce, infatti, il laboratorio di ambiente ed energia sostenibile, promosso dall’Arci di Reggio Calabria con la collaborazione dell’ITI “Panella Vallauri”.

Grazie alla collaborazione ormai consolidata tra l’Arci di Reggio Calabria e l’istituto industriale, diretto dalla prof.ssa Anna Nucera, sarà possibile continuare a portare avanti la progettazione e la costruzione partecipata dell’ex bowling di via Emilio Cuzzocrea, bene confiscato alla ‘ndrangheta, che diventerà un centro civico cittadino di cui beneficiari primari saranno proprio gli studenti.

Alla presentazione del laboratorio hanno partecipato i giovani studenti ed i referenti del progetto.

Il laboratorio, coordinato dalla prof.ssa Maria Carmela D’Elia e diretto dai proff. Cuzzocrea e Macrì, coinvolgerà gli studenti delle classi 5^ AT (elettronica) e 5^ AE (elettrotecnica) che si impegneranno nella riqualificazione sostenibile degli impianti energetici del bene confiscato. «Sin da subito – esordisce la dirigente Anna Nucera – abbiamo aderito con entusiasmo al progetto come esempio di legalità concreta. Perché – spiega – insegnare la legalità non è qualcosa di astratto e noi, come scuola, ci mettiamo in gioco. La legalità, infatti, significa civiltà e rispetto». E così le esperienze e le competenze degli studenti saranno messe a servizio del riuso sociale di un bene di cui beneficerà l’intera collettività. «Mettiamo insieme sapere – conclude Nucera -, saper fare e saper essere. Quindi conoscenza, pratica ed etica». E così l’adesione al progetto permetterà ai giovani studenti delle classi di elettronica ed elettrotecnica, da sempre eccellenza dell’istituto reggino – come evidenzia la prof.ssa Maria Carmela D’Elia – di sperimentare una fruttuosa occasione di formazione che «dalla teoria passerà alla pratica per vedere realizzato un loro progetto».

Entra nel merito del progetto Elena Trunfio, dell’Arci di Reggio Calabria, illustrando le varie tappe che porteranno a trasformare un luogo segnato dalla ‘ndrangheta, l’ex bowling sottratto al “re dei videopoker” Gioacchino Campolo, in uno spazio libero per tutti. Un percorso che nelle sue fasi ha già visto il coinvolgimento dell’ITI “Panella Vallauri”.

«Gli studenti – racconta Elena Trunfio – hanno già partecipato al recupero del bene nell’ambito del progetto “Reggio perBENE”. Un coinvolgimento – prosegue – che ha visto i ragazzi impegnati in un primo intervento di sistemazione dell’ex bowling che ha reso necessario lo smontaggio dei videogiochi, e nella realizzazione di una campagna di comunicazione integrata».

Il progetto di riqualificazione dell’ex bowling, e l’attenzione nel creare un percorso condiviso e partecipato, rappresenta di certo un passo verso la costruzione non solo di uno spazio, ma di una cittadinanza attiva. Elemento che – come sottolinea Giuggi Palmenta – è centrale nel percorso attivato con il progetto “Macramè” nell’educare i giovani al volontariato ed alla partecipazione attiva.

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