Reggio, concessioni demaniali: prorogata la validità fino al 2033

La Giunta di Reggio Calabria ha approvato l'estensione temporale delle concessioni ad uso turistico-ricreativo attualmente in vigore

Importante novità dal servizio demanio del settore urbanistica di Reggio Calabria: le concessioni attualmente in vigore sono estese fino a tutto il 2033.

Proroga delle concessioni demaniali a Reggio Calabria

Non è la prima volta che, nel corso dell’ultimo anno, si parla della possibilità di parla di estendere i permessi. Indirizzi operativi erano stati forniti, lo scorso, dalla giunta comunale in attesa della revisione e del riordino della materia. Secondo l’assessore con delega all’urbanistica:

«Le indicazioni fornite dall’esecutivo, finalizzate a consentire la concreta attuazione ed operatività delle disposizioni concernenti la proroga delle concessioni demaniali stabilita nella Legge Finanziaria 2019, nel rispetto di una procedura pubblica, trasparente e concorrenziale, sono la chiara prova dell’attenzione posta nei confronti degli operatori del settore ed alle situazioni giuridiche in atto. Attraverso procedure semplificate, i soggetti interessati hanno avanzato richiesta, mentre gli istruttori comunali hanno provveduto a verificare la permanenza dei requisiti, degli obblighi, delle condizioni e quant’altro necessario per l’efficacia del titolo concessorio rilasciato secondo quanto disposto dall’ordinamento in materia».

Buone notizie per il settore turistico ricreativo

Il provvedimento approvato dall’Ufficio comunale che autorizza, pertanto, ex lege, l’estensione temporale fino a tutto il 2033 delle concessioni demaniali ad uso turistico-ricreativo attualmente in vigore, «non è “automatico”, bensì in armonia con le norme comunitarie, nazionali e regionali vigenti, secondo l’acquisizione, l’accertamento e l’espletamento di alcune formalità, volte a garantire una procedura pubblica, trasparente e concorrenziale».

Mariangela Cama, delegata alla pianificazione urbanistica, ha inoltre specificato:

«È fatto salvo il potere di revoca e/o decadenza ai sensi degli artt. art. 42 e 47 del Codice della Navigazione, nonché il diritto di cessazione anticipata dell’estensione di validità in argomento per motivazioni di interesse pubblico o per intervenute contrastanti, imperative ed inderogabili disposizioni legislative o regolamentari comunitarie, nazionali e regionali».

Insomma, un adeguamento alla normativa nazionale, intesa come “Decreto rilancio“, ed una misura «ancor più necessaria», secondo l’assessora, per «le gravissime e probabilmente durature ricadute economiche derivanti dalla pandemia sulle imprese del settore turistico-ricreativo».

«Abbiamo inteso sostenere la ripresa non solo delle singole imprese ma dell’intero settore dell’imprenditoria del turismo e dei lavoratori da essa impiegati, evitando l’apertura di una fase di ulteriore incertezza pur in presenza di una legge dello Stato vigente».