Protesta dei tirocinanti calabresi nella Capitale. Conia: ‘È il momento della stabilità’

Il responsabile demA annuncia la vicinanza del movimento ai tirocinanti calabresi "chiedono una sacrosanta stabilizzazione"


Continua l’eterna lotta dei tirocinanti calabresi. Una categoria di lavoratori i cui diritti vengono spesso a mancare. Ad occuparsi della vicenda, dopo i continui appelli dei diretti interessati, è stato Michele Conia. Sindaco di Cinquefrondi, ma anche Consigliere Metropolitano, Conia è il responsabile di demA Calabria, il movimento politico che, dalla candidatura di Luigi de Magistris sta facendo sempre più sentire la sua voce sul territorio regionale.

L’appello di Conia per i tirocinanti della Calabria

“Li chiamano genericamente tirocinanti e compongono un enorme bacino di precariato istituzionalizzato, sono donne e uomini che da anni tappano le falle della pubblica amministrazione, spesso portando avanti da soli uffici e servizi pubblici, senza un minimo di riconoscimento. Dietro il paravento del tirocinio ci sono quasi 7 mila lavoratrici e lavoratori cui le istituzioni si rifiutano di garantire qualsivoglia diritto, trattati come tappabuchi all’occorrenza senza stipendio adeguato, malattia, ferie.

È il momento di smetterla di chiamarli tirocinanti e iniziare a pensare a loro come lavoratrici e lavoratori a tutti gli effetti. È il momento di stabilizzarli e di equipararli a tutti gli altri dipendenti della Pubblica Amministrazione. È il momento di smettere di sfruttarli per sopperire alle inadeguatezze del comparto pubblico e di considerarli forza lavoro”.

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La mobilitazione a Roma

Il responsabile demA ha proseguito:

Venerdì 9 aprile sosterremo la loro mobilitazione e la protesta che porteranno avanti a Roma. Siamo al loro fianco da sempre e continueremo ad esserlo finché non sarà messa la parola fine a questa situazione vergognosa che sminuisce il valore di donne e uomini che altro non chiedono se non un lavoro degno e una sacrosanta stabilizzazione”.

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