Decreto 'Cura Italia': tutte le misure per il comparto giustizia

Ecco quali sono le misure approvate con il decreto 'Cura Italia' per il comparto giustizia

Il Consiglio dei Ministri con l’atteso decreto-legge “Cura Italia”, contenente misure di sostegno economico per imprese, lavoratori autonomi e famiglie, ha messo in campo risorse per 25 miliardi di euro per far fronte alle prime conseguenze delle ristrettezze derivanti dall’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del Covid-19.

In particolare erano attese le proroghe delle scadenze relative ai versamenti e agli adempimenti tributari, ma anche la sospensione dei termini relativi alle attività di liquidazione, accertamento e riscossione, nonchè il differimento dei termini disposti per legge per l’approvazione del bilancio 2019 da parte delle società.

Cerchiamo di entrare nel dettaglio del “Cura Italia” cogliendone gli aspetti più importanti* anche per il comparto giustizia.

Differimento delle udienze e sospensione dei termini

Con il D.L. 8 marzo 2020, n. 11, era stato disposto il differimento delle udienze e la sospensione dei termini nei procedimenti civili, penali, tributari e militari sino al 22 marzo 2020; ora tale termine è stato ulteriormente prorogato fino al 15 aprile 2020. Sospesi fino al 15 aprile 2020 anche i termini per la notifica del ricorso in primo grado innanzi alle Commissioni tributarie, nonché il termine di cui all’ art. 17-bis, comma 2 del D.Lgs. 31 dicembre 1992 n. 546 (reclamo e mediazione).

Rimane sospeso fino al 15 aprile il conteggio dei termini relativi a tutti i procedimenti amministrativi pendenti alla data del 23 febbraio, oppure avviati dopo tale data.

Le concessioni e i permessi in scadenza tra il 31 gennaio e il 15 aprile restano validi fino al 15 giugno.

Per quanto riguarda gli Istituti penitenziari, che di recente sono stati interessati da vere e proprie rivolte ad opera dei detenuti, il provvedimento intende assicurare il pieno ripristino della funzionalità degli istituti penitenziari danneggiati in conseguenza dei gravi disordini avvenuti all’interno delle medesime strutture anche causati dalle notizie sulla diffusione epidemiologica a livello nazionale del Covid-19.

*Fonte Senato della Repubblica