Qualità della vita, Reggio non è una città per bambini

Impietosa la fotografia scattata dall'indagine del Sole 24 Ore. Come qualità della vita Reggio perde sei posizioni rispetto al 2020

Reggio Calabria non è a misura di bambino. Lo conferma la classifica sulla qualità della vita per i più piccoli stilata dal Sole 24 Ore che mette sotto la lente di ingrandimento 107 città italiane. La nostra città si posiziona in fondo alla classifica tra le ultime cinque, precisamente al 103esimo posto.

Secondo l’edizione 2021 dell’indagine – presentata in anteprima al Festival dell’Economia di Trento – la nostra città si trova in basso alla classifica per scuole accessibili, asili nido posti autorizzati e giardini scolastici.

Scende invece al 101esimo posto (sei posizioni in meno rispetto al 2020) nella classifica generale che vede in testa Trieste. Sul podio anche Milano e Trento.

Anche le altre provincie sono messe male: Cosenza si piazza al 88°, Catanzaro al 96°, Vibo Valentia al 104° e Crotone al 107° chiude la classica italiana.

Sono dodici in tutto i parametri statistici presi ad esame dal Sole 24ore: saldo migratorio totale, imprenditoria giovanile, aree sportive, amministratori comunali under 40, canone di locazione, quoziente di nuzialità, gap affitti tra centro e periferie, età media al parto, bar e discoteche, imprese attive nell’e-commerce, laureati e disoccupazione giovanile. Novanta gli indicatori dello studio suddivisi nelle tradizionali sei macro-categorie tematiche: ricchezza e consumi, affari e lavoro, giustizia e sicurezza, demografia e società, ambiente e servizi, cultura e tempo libero.

Il dato della fascia giovani vede, infine, la nostra città al 45esimo posto mentre l’indice sulla qualità della vita nella fascia di età oltre i 65 anni si ferma al 100esimo piazzamento.