Quasi graziata: Viola, secondo la FIP è andata anche bene ai nero-arancio


di Matteo Occhiuto – Leggendo fra le righe delle undici pagine con cui la Federazione Italiana Pallacanestro ha reso note le motivazioni del reclamo rigettato alla Viola Reggio Calabria, emerge uno scenario certamente non roseo per il club nero-arancio. La FIP, nell’esprimere le ragioni che hanno comportato la conferma dei 34 punti di penalizzazione inflitti alla compagine reggina, ha usato toni abbastanza duri, anche in virtù di un’irregolarità, secondo i giudicanti, estesa non ad una ma a ben due stagioni sportive.

Secondo quanto si legge, il sodalizio reggino infatti avrebbe preso parte agli ultimi due campionati senza averne il diritto, a causa dell’assenza di una valida fideiussione. Ragion per cui, sempre secondo la FIP, la Viola non solo non avrebbe potuto iscriversi al torneo 2017/2018, ma addirittura non avrebbe potuto partecipare nemmeno a quello 2016/2017. Ciò che trapela dal documento depositato alcuni giorni fa dalla Federazione, quindi, è un’assoluta convinzione di aver punito in maniera equa, o forse addirittura leggera in relazione alla colpa, il sodalizio di Giancesare Muscolino.

In ogni caso, adesso il Processo Sportivo si sposta idealmente dalla FIP al CONI, presso il cui Collegio di Garanzia dello Sport sarà emesso l’ultimo e definitivo verdetto.