Quirinale: dialogo Salvini, Letta, Conte. Via libera a Draghi Presidente?

La tanto attesa "fine" della corsa al Colle potrebbe arrivare nella giornata di domani, mentre emerge chiaro il flop della politica

Sembra che, dopo lunghe giornate di attesa, i grandi elettori chiamati a scegliere il nuovo Presidente della Repubblica, abbiano, finalmente, trovato un nome in grado di mettere tutti d’accordo. Secondo fonti interne, infatti, l’attuale Premier potrebbe essere il prossimo capo dello Stato.

Draghi (di nuovo) in corsa per il Quirinale

Non è di certo un nome nuovo, fra i tanti che, in questi giorni, hanno scandito la cronaca politica italiana. Sin dal principio della corsa al Colle, Mario Draghi è stato, fra i papabili, il più gettonato.

Ci sono volute ben sei votazioni e diversi stop per arrivare a capire la necessità di trovare un fronte comune. Dopo il fallimento del centrodestra con Elisabetta Casellati, il leader della Lega ha incontrato il Premier. Secondo quanto appreso, è in corso il tavolo delle trattative che vede protagonisti Salvini, Letta e Conte. Il segretario pd si è detto “molto ottimista”.

“Ci stiamo parlando, sono in corso discussioni e stiamo lavorando a una soluzione”.

Il flop della politica

Appare, dunque, chiaro che la sesta votazione, ancora in corso, e la giornata di oggi chiuderanno con nulla di fatto e che, se tutto dovesse andar bene, l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica arriverà nella giornata di domani, confermando così il pronostico che diversi esponenti politici avevano già annunciato lo scorso lunedì.

L’altro dato chiaro che emerge da questa tornata elettorale è il flop della politica, saldamente attaccata alle poltrone, ma meno al dovere, come ad esempio quello di dare agli italiani, visto anche il particolare contesto storico, un nuovo capo per guidare il Paese.

Da non dimenticare, infine, anche il fatto che se l’ex presidente della BCE dovesse realmente diventare il successore di Mattarella, il Governo andrebbe incontro all’assenza di una figura centrale, quale quella del Presidente del Consiglio dei Ministri. Voci di palazzo sostengono la tesi secondo cui, i partiti abbiano trovato la quadra anche su di un eventuale rimpasto gradito a tutti.