Denunciare serve. Con modi e toni giusti, dopo aver subito un torto, rientra nel diritto di ogni cittadino, evidenziare le ingiustizie davanti alle istituzioni e pretendere, anche pubblicamente, di essere quantomeno ascoltati.
E’ il caso di Luigi Grillone, proprietario della storica tabaccheria di Via Saverio Vollaro, nell’area di piazza De Nava, nel cuore di Reggio Calabria che, dopo aver subito due rapine nel giro di pochi giorni, attraverso le nostre pagine, ha denunciato pubblicamente quanto accaduto prima nel giorno di venerdì santo e poi, a distanza di solo una settimana. In entrambi i casi, Grillone ha rischiato la vita, vedendosi per ben due volte una pistola puntata alla tempia nel corso di due rapine, andate purtroppo a segno.
A distanza di pochi giorni dalla richiesta di aiuto, sollevata da Grillone, sia a tutela della propria attività che a difesa di tutti i commercianti della zona, e dopo aver incontrato le istituzioni a Palazzo San Giorgio, sembra che parte delle sue richieste siano state accolte.
Il problema della sicurezza in quella determinata zona, a causa del cantiere per il restyling della piazza, non poteva più essere ignorato. E così dopo un incontro proficuo con l’assessore Marisa Lanucara e il consigliere comunale Marcantonio Malara, qualcosa si è mosso.
Tre le richieste da parte del tabaccaio reggino, terminare al più presto il tratto di strada di Via Vollaro e quindi riaprire l’arteria al passaggio delle macchine, illuminare maggiormente l’area e prevedere un presidio fisso di Polizia.
“Devo evidenziare la grande disponibilità da parte dei vertici del Comune che hanno accolto subito le mie istanze – spiega Grillone – Le difficoltà evidenziate non toccano solo me, ma tutti gli imprenditori ed i cittadini della zona. Mi è stato garantito, nel giro di un paio di ore, grazie anche al lavoro del dirigente Doldo, che avrebbero provveduto a velocizzare i lavori e ad illuminare provvisoriamente l’area. E così è stato”.
L’iter per la presenza fissa degli agenti della Polizia Locale è burocraticamente complesso e lungo. Si è proceduto così, nel giro di poco, all’installazione di un faro per illuminare quel tratto, divenuto negli ultimi giorni teatro di follia e paura.
“Qualcosa si è mosso – continua Grillone – Hanno montato subito un faro. Non risolverà il problema ma quantomeno sono stato ascoltato. Ripeto, è un problema dell’intero quartiere. E non solo mio. Adesso punteremo al presidio di polizia locale fisso perchè non comprendo perchè in altre zone della città ci debba essere e qui no, dopo due rapine a mano armata. Mi sono state date anche ampie rassicurazioni rispetto all’ultimazione celere dei lavori”.
Denunciare serve dunque. E’ un dovere di ogni buon cittadino ed è il primo segnale necessario affinchè le istituzioni possano agire concretamente per tamponare i rischi. Solo così si può sperare di non subire più alcuna ingiustizia.