Reddito di cittadinanza, assessore Robbe lancia l'allarme: "Calabria non è pronta"

In Calabria un esercito di poveri pronto a chiedere il reddito di cittadinanza. L'allarme lanciato dall'assessore Angela Robbe

E’ la gigantesca misura con la quale il governo punta a sparigliare le carte. Il reddito di cittadinanza, presentato ufficialmente pochi giorni fa dal vice premier Di Maio, se da un lato incoraggia chi non ha un lavoro, dall’altro spaventa e non poco uffici e istituzioni locali per il suo effettivo utilizzo.

La Calabria non è ancora pronta al reddito di cittadinanza come non lo è nessuna regione d’Italia. Gli uffici iniziano ad essere affollati. La mole di lavoro che si aggiunge ora è consistente e la nostra preoccupazione è di non riuscire a dare risposte nei tempi necessari a persone che hanno reali necessità, che non possono aspettare”, questo l’allarme lanciato da Angela Robbe, Assessore regionale al lavoro e alle politiche sociali.


E’ chiaro che proprio la Calabria sarà tra le regioni più sotto pressione riguardo la partenza del reddito di cittadinanza. I numeri infatti sono eloquenti: per quanto riguarda l’incidenza della povertà relativa su base regionale la Calabria presenta il valore più elevato (35,3%), discostandosi significativamente dalle altre regioni del Mezzogiorno, seguita da Sicilia (29,0%) e Campania (24,4%).

La Calabria inoltre ha registrato un peggioramento dello 0,4% che è sotto la media nazionale (aumento dell’incidenza di 1,7%).

In base ai dati ISTAT, tenendo conto del numero di famiglie a fine 2018, in Calabria le famiglie in povertà relativa sono più di 284 mila e le persone povere circa 683 mila, ossia 30 mila in più rispetto al 2017.

Un esercito di poveri dunque che si scontra con un sistema impreparato alla nuova misura che sarà gestita dai Centri per l’impiego.

Da sottolineare inoltre l’immensa mole di lavoro che peserà come un macigno su uffici già sottodimensionati.

Ristobottega

“Oltre alle 1600 nuove figure a livello nazionale, tutte le regioni avevano spiegato che c’è bisogno di altre assunzioni. In Calabria abbiamo calcolato che ne servono altre 200. Ma questo discorso era stato fatto prima. Ora con il reddito di cittadinanza le cose cambiano ulteriormente”, chiarisce l’assessore Robbe.

Riguardo le proposte di lavoro legate al reddito di cittadinanza, la terza sarà su tutto il territorio nazionale con l’obbligo di aderire se non si vorrà perdere il contributo.

“Questo è un aspetto pericolosissimo. Non è possibile mandare via le persone -spiega l’assessore Robbe- non ce lo possiamo permettere. In una regione che soffre per lo spopolamento, noi mandiamo via la gente?”.