Un tempo per parte: Catania e Reggina si dividono la posta in palio al 'Massimino'

La Reggina può recriminare un calcio di rigore non concesso dal direttore di gara nella prima frazione

Agli ordini di Fabio Natilla di Molfetta si scontrano sul terreno dell’impianto Angelo Massimino il Catania e la Reggina, nel match valido per la giornata numero 26 del campionato di Serie C girone C. I padroni di casa arrivano al match a seguito della vittoria a domicilio rifilata alla Cavese per 0-1, gli ospiti giungono in terra etnea dalla vittoria casalinga contro la Ternana.

LE SCELTE DEI DUE TECNICI

Mister Lucarelli manda in campo i suoi con il 4-2-3-1. Il ruolo di unica punta è occupato da Beleck. Alle sue spalle presenti Biondi, Mazzarani e Di Molfetta. I due mediani sono Vicente e l’ex Ciccio Salandria. Solo panchina per Rizzo. In porta confermato Furlan. Mimmo Toscano sceglie sempre un 3-4-1-2 con tandem offensivo formato da Denis e Corazza. Nel ruolo di trequartista presente Sounas. In mezzo al campo Nielsen sostituisce De Rose. Confermato in difesa Gasparetto.

PRIMO TEMPO

Ritmi altissimi sin da subito al “Cibali”. La prima occasionissima è targata Catania e firmata Vicente. Il mediano rossoblù ci ha provato da distanza siderale con un terra aria potentissimo sul quale è stato bravissimo ad intervenire Guarna, che con un colpo di reni si è allungato alla sua sinistra raggiungendo la sfera diretta sotto l’incrocio dei pali, deviandola in angolo con la mano di richiamo.

Pochi minuti dopo è ancora il Catania a rendersi pericoloso, con un colpo di testa di Silvestri a seguito di un corner proveniente dalla destra. Blocca sicuro Guarna un tiro, per fortuna degli amaranto, centrale.

Il primo squillo amaranto arriva al minuto 31, nella frazione di primo tempo dove i padroni di casa hanno fatto meglio, ed arriva grazie ad un’incornata di Gasparetto su calcio d’angolo. Il tiro, debole, è terminato tra le braccia di Furlan. Pochi minuti dopo, sempre di testa, ci ha provato Rossi su cross di Liotti direttamente da calcio di punizione.

Gli ultimi quindici minuti si sono sviluppati in mezzo al campo, con poche occasioni nitide da ambo le parti. Da segnalare un rigore che sembra nettamente mancare agli uomini di Toscano, a causa di un fallo di mano di un calciatore etneo ritenuto non tale dal direttore di gara a seguito di un cross di Sounas dall’interno dell’area di rigore siciliana.

Dopo 2 minuti e mezzo di recupero, si conclude dunque a reti bianche la prima frazione.

SECONDO TEMPO

Il primo tentativo della seconda frazione è della Reggina, con il Tanque Denis che ci ha provato dai 30 metri con un destro: tiro decisamente impreciso. Di li in poi amaranto che trovano coraggio e disputano 30 minuti di buon livello, con però poche occasioni da poter segnalare. La prima vera conclusione arriva al minuto 68 con il neo entrato Garufo, che però colpisce male la sfera dal limite dell’area.

Al minuto numero 70 arriva la prima conclusione della ripresa da parte dei padroni di casa con un tiro però velleitario da posizione defilata. Guarna controlla senza fatica.

A dieci minuti dal termine ci ha provato ancora Garufo dai 20 metri. La sua conclusione abbastanza forte, è partita però centrale, e Furlan non ha avuto problemi nella presa.

Quando la partita si avvia verso la conclusione, la Reggina ed il Catania perdono per espulsione Gasparetto e Rizzo a causa di un battibecco punito in modo decisamente severo dal direttore di gara.

Al termine dei quattro minuti di recupero concessi dal direttore di gara, scivolati via senza brividi particolari, le due squadre rientrano negli spogliatoi con un punto a testa.