Reggina: Cremonese, Benevento e Ascoli. La preoccupazione di tre sconfitte diverse

Cosa sia accaduto dall'intervallo della gara contro la Cremonese, nessuno lo ha ancora capito

Ventidue punti in classifica, cinque sconfitte in totale, tre consecutive in campionato altrettante al Granillo. La conseguenza, uno scivolone che ha portato la Reggina dal secondo posto in classifica fino al decimo, per fortuna con una graduatoria corta che la tiene ancora ad una sola lunghezza dai play off.

La diverse sconfitte

Ritenuta episodica la battuta d’arresto con il Cittadella, è stata la vittoria nel derby con il Cosenza a dare la falsa sensazione che in realtà non vi era alcun problema. E poi quel primo tempo con la Cremonese, ben giocato così come si era fatto fino a quel momento, con una squadra compatta, capace di gestire risultato e partita. Cosa sia accaduto dall’intervallo di quella gara nessuno lo ha ancora capito. Dal primo minuto di quel secondo tempo tutto è cambiato. La Cremonese ha dominato il match riuscendo a ribaltare il punteggio con gli amaranto incapaci nella reazione ed irriconoscibili. Totalmente da dimenticare la non prestazione di Benevento. Di fatto in quella circostanza la Reggina non è mai scesa in campo, subendo i padroni di casa per tutto il corso della partita ed uscendo dal terreno di gioco con quattro gol sul groppone.

L’intervento di Luca Gallo

Tra quel match e l’ultimo con l’Ascoli, c’è stato l’intervento del presidente Luca Gallo che ha garantito la reazione da parte dei suoi e l’ammissione dei giocatori rispetto ad una prestazione indecente. Ed in effetti contro l’Ascoli sull’impegno nulla può essere rimproverato. Pur con la rabbia dentro, c’è da dire che il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto tenuto conto che la squadra di Sottil ha trovato i tre punti con un tiro e mezzo in porta, oltre a recriminare per quel colpo di testa di Denis che incredibilmente è andato a finire fuori. Ma quello che preoccupa maggiormente è lo stato di salute complessivo del gruppo, sotto l’aspetto psicologico e delle prestazioni. Cionek, Crisetig, Galabinov, Rivas, solo per citarne alcuni, veramente irriconoscibili. Dove e come possa intervenire mister Aglietti lo saprà solo lui dall’alto della sua esperienza, certamente dopo quell’avvio di stagione, nessuno, tecnico compreso, si aspettavano un crollo simile. Il calendario fino alla fine di dicembre, meglio non guardarlo.