La Reggina stoppa la capolista Cremonese: Galabinov risponde a Ciofani

La Reggina ferma la prima della classe. Buona la prova degli amaranto, che nel finale provano l'assalto per la vittoria

La Reggina ferma la prima della classe. Pareggio degli amaranto sul campo della Cremonese, Galabinov dal dischetto risponde a Ciofani. Entrambe le reti nella ripresa, il primo tempo si era chiuso sullo 0-0.

Le scelte iniziali

Si svuota l’infermeria di Stellone (out solo Lakicevic), il tecnico amaranto sceglie il centrocampo pesante e l’attacco leggero. Bianchi ed Hetemaj ai lati di Crisetig in mezzo al campo, Lombardi e Giraudo gli esterni. In attacco conferma per Folorunsho e Rivas, soltanto panchina per Ménez, non al meglio, Galabinov e Montalto.

Cremonese di Pecchia capolista, il tecnico dei lombardi lascia in panchina il gioiellino Fagioli e punta sul 4-2-3-1.  Ciofani unica punta, alle sue spalle il trio composto da Zanimacchia, Gaetano e Strizzolo.

Parte bene la Reggina. Amaranto subito pericolosi, ma Carnesecchi salva. Lo stesso portiere scuola Atalanta si supera al minuto 6 sulla girata di Amione su cross di Hetemaj dalla sinistra, miracoloso l’intervento dell’estremo difensore dell’under 21.

Cremonese forse sorpresa dell’avvio pimpante degli amaranto, con il passare dei minuti però i padroni di casa guadagnano metri e convinzione. Al decimo da uno schema di punizione pericoloso Okoli con un colpo di testa alto, al 17′ ci riprova lo stesso difensore scuola Atalanta, conclusione deviata.

Adesso la Cremonese ha in mano la partita, soprattutto sugli esterni la formazione di Pecchia spinge. Al 21′ ci prova la Reggina con Lombardi, l’esterno ex Lazio si accentra e calcia, conclusione che non disturba Carnesecchi.

Episodio da Var al 22′. Bianchetti (già ammonito) ferma fallosamente Folorunsho, il secondo giallo sembra starci ma il direttore di gara non lo estrae per la rabbia degli amaranto e di Stellone. Meno brillante la seconda metà di frazione, dalla confusione generale si eleva spesso un gigantesco Crisetig.

Cremonese che prova a rendersi pericolosa due volte con Zanimacchia e Ciofani, conclusioni che non impensieriscono Micai. La Reggina palesa difficoltà sul versante destro, il mancino Giraudo mostra difficoltà sia palla al piede (dovendo spostarsi sul sinistro) che in fase difensiva.

Si chiude senza reti un primo tempo giocato bene dalla Reggina, specie in avvio. L’attacco leggero da imprevedibilità e rapidità ma manca il punto di riferimento all’interno dell’area. Inizia la ripresa, Pecchia inserisce la qualità di Fagioli e Rafia, i risultati non tardano ad arrivare. La Cremonese infatti sblocca il risultato al 49′ con Ciofani, bravo ad approfittare della leggerezza della difesa amaranto e con una girata superare un Micai non irresistibile.

Stellone una volta in svantaggio rifà il look alla Reggina: triplo cambio, entrano Menez, Kupicz e Folorunsho al posto di Rivas, Giraudo e Lombardi. Cremonese che tiene il pallino del gioco, la Reggina prova a rialzarsi dopo il gol subito. Il rosso mancato nel primo tempo, arriva al minuto 70: entrataccia di Crescenzi su Hetemaj, Abbatista estrae il giallo che si trasforma in rosso diretto dopo aver rivisto l’episodio al Var.

Amaranto con l’uomo in più, Stellone decide di giocarsi il tutto per tutto: dentro Montalto e Galabinov per Hetemaj e Bianchi, Reggina praticamente senza uno schema tattico preciso e a trazione più che offensiva. I cambi sembrano una magia, pochi secondi e gli amaranto trovano il pari dal dischetto. Imbucata di Menez per Kupicz, atterrato da Sernicola con Abbatista che assegna il calcio di rigore tra le vibranti proteste dei padroni di casa. Dagli 11 metri va Galabinov, conclusione non impeccabile che Carnesecchi però riesce soltanto a sfiorare.

Reggina all’assalto, Menez con la sua qualità guida la spinta amaranto nel finale. Pericoloso ancora Galabinov al minuto 87, alto il colpo di testa del centravanti bulgaro su corner dalla destra. E’ l’ultima emozione di una gara combattuta e che termina (giustamente) in parità.

Buona la prova della Reggina al cospetto della prima in classifica, amaranto che nel finale di gara hanno sperato e provato a strappare un successo davanti ad una curva che assomigliava tremendamente alla Sud del Granillo. Menez e compagni torneranno in campo tra 3 giorni, martedi 5 aprile la sfida al Benevento.