Reggina: l'ex GM De Lillo racconta come è stata salvata la società

La verità sui gruppi interessati, poi un passaggio sull'ex presidente Luca Gallo e sul patron Saladini

Dopo aver fatto decisamente la sua parte nel percorso di salvataggio della Reggina, l’ex GM Fabio De Lillo racconta a Gazzetta del Sud quel periodo complicato e per fortuna poi conclusosi con il passaggio di società, con un pensiero anche per l’ex presidente Gallo: “Ho dato il mio contributo per la sopravvivenza del calcio a Reggio. Sono fiero di averlo fatto. Era il 27 maggio, la situazione sembrava disperata, ma ho sempre avuto fiducia nella possibilità che le cose si potessero sistemare. Quel giorno venne a trovarmi l’amministratore giudiziario e dopo un lungo colloquio ho deciso di assumermi le mie responsabilità e quindi arriva la nomina di amministratore unico. Qualcuno interpellato prima di me non ha voluto nemmeno mettere nero su bianco. Il primo giorno da cerchiare in rosso era il 31 maggio, in sole 48 ore è stato compiuto un miracolo, se non avessi firmato il bilancio la società sarebbe sparita. L’ho fatto per amore verso la Reggina, lo avevo promesso ai tifosi dopo la partita giocata a Brescia”.

I gruppi interessati

“I gruppi interessati erano sei, tra questi un fondo americano guidato dal presidente di una importante squadra di baseball. Un’altra richiesta era arrivata dall’Oriente, ma noi abbiamo ritenuto il gruppo Saladini fosse quello più affidabile. L’imprenditore calabrese è una persona seria che ama la propria terra, la Reggina, quindi, è finita in buone mani e lo sta dimostrando attraverso le operazioni di mercato. Aver portato in Calabria un tecnico di prestigio come Inzaghi è stata la ciliegina sulla torta, sono orgoglioso sia stato lui a rilevare un club prestigioso come quello amaranto. Detto questo vorrei chiarire che se non ci fosse stato Saladini, la società si sarebbe salvata ugualmente seppur in extremis”.

L’ex presidente Luca Gallo

“Spiace per quello che gli è accaduto. Purtroppo i due anni e mezzo di covid lo hanno fortemente penalizzato sul piano imprenditoriale. Ho sempre pensato che tutti i presidenti che si sono succeduti alla guida della Reggina vadano ringraziati a prescindere. Li considero degli eroi per i sacrifici che hanno fatto. Accomunerei in un unico applauso Granillo, Benedetto, Foti, Praticò, Gallo e Saladini”.