Reggina, DG Gianni: 'Vi racconto il presidente Luca Gallo'

"Quel discorso spontaneo e deciso fatto alla squadra non da presidente ma da primo tifoso"

Una lunga chiacchierata con il Dg della Reggina Andrea Gianni, con il quale si è parlato di tutto ciò che riguarda il mondo amaranto. La conversazione nel corso dell’intervista andata in onda su “Passione Amaranto”, questi alcuni dei passaggi: “Nel calcio ci sono due velocità, la prima è quella della società stessa che non può vivere senza programmazione, poi la squadra che invece vive partita per partita. Ricordo benissimo il giorno in cui incontrai il presidente Luca Gallo la prima volta. Subito mi ha trasmesso sensazioni e voglia, caratteristiche che lui ha dentro e che riesce sempre a trasferire a chi gli sta intorno.

Sono stato travolto dal suo modo di fare, il feeling con lui è stato immediato. Abbiamo parlato più di tre ore di calcio e di Reggina e solo nei minuti finali la discussione è stata incentrata sull’accordo economico. Una intesa immediata, una sinergia scattata dopo un attimo e nel momento in cui il presidente mi ha chiesto quando sarei venuto a Reggina la risposta è stata: subito!

E anche l’impatto con la gente di Reggio è stato praticamente da subito positivo. Mi son voluto presentare in maniera sincera e schietta, amo il mio lavoro e per questo riesco ad esprimere al massimo le mie potenzialità. Ho accettato senza esitazione di venire alla Reggina un onore per me lavorare per una società gloriosa e blasonata, a prescindere dalla categoria, perchè alla base di tutto ci sono gli stimoli.

Reggio è una città che ti coinvolge e se vogliamo di travolge, di passione. Non la frequento come vorrei perchè si entra in ufficio molto presto e si esce tardissimo, mi piacerebbe farlo un pò di più. Qui ti fanno sentire amato e non c’entrano i risultati, in questa città non ti senti mai solo.

Il confronto con il massimo dirigente e tutto lo staff dirigenziale è continuo. Chi è Luca Gallo? Un persona straordinaria, di grande umanità, umiltà e sensibilità. Non vorrebbe che io lo dicessi, ma non avete idea quanto si prodiga soprattutto per quelli che hanno più bisogno. E’ sempre vicino, molto vicino alle persone con maggiori difficoltà, a tanti ha restituito il sorriso e quella dignità che spesso rischia di perdersi con la perdita del lavoro, davvero un grande uomo.

E poi quella grande capacità comunicativa inimmaginabile. Ho ancora impresso il discorso fatto alla squadra prima della gara con il Catanzaro, sottolineando la differenza tra un uomo ed un eroe. Lo ha fatto in maniera spontanea, delicata, ma altrettanto decisa e senza essere invadente, piuttosto entrando nei sentimenti più intimi dei calciatori e cercando di far comprendere loro, quello che poteva essere il sentimento del tifoso, svestendo i panni del presidente. Bellissimo tutto ed emozionante”.