Quella di Ricardo Faty è una di quelle storie difficili da raccontare, ovviamente per quello che riguarda la sua avventura con la maglia della Reggina. Sbarca in riva allo stretto in quella campagna acquisti che nell’estate del 2020 sembrava roboante con i concomitanti arrivi di Menez e Lafferty. Il percorso del francese è noto a tutti, l’avventura per l’attaccante nordirlandese è invece durata veramente poco, mentre per Faty tanta sfortuna nella parte iniziale con quel grave infortunio che nella prima stagione lo ha portato a rimanere per lungo tempo ai box, dopo aver collezionato solamente circa novanta minuti ma in tre spezzoni di gara compresa la Coppa Italia.
L’idea della rescissione, poi quella promessa…
Nell’estate del 2021 si è parlato a lungo di rescissione. Discorso poi accantonato dopo il completamento del ritiro e la considerazione sul calciatore prima del tecnico Aglietti, poi quella della società, tanto da far sbilanciare il Ds Taibi sulla concreta possibilità di reintegro da parte del centrocampista per il mese di gennaio. Nel frattempo Faty ha provveduto a ridursi l’ingaggio, un gesto ritenuto dai dirigenti amaranto di straordinaria professionalità ed umanità, il ragazzo ha continuato ad allenarsi con la convinzione di poter essere del gruppo. Lo scorso gennaio, invece, c’è stata una inversione rispetto a quanto prospettato al calciatore. La Reggina ha infatti messo sul mercato Faty, ma l’unica chiamata arriva dalla serie C, quella della Pistoiese, che Ricardo gentilmente rifiuta.
Nella lista degli Over, grazie alle cessioni di diversi elementi, è rimasto un posto libero, ma per la società non è occupabile da Faty. E’ stato lo stesso tecnico Stellone a chiudere ogni discorso l’undici febbraio quando, a domanda precisa in conferenza stampa, ha dichiarato il centrocampista fuori lista. La Reggina ha deciso così, ma in tutti c’è la convinzione che Faty possa essere utile alla causa in un centrocampo che necessita di ricambi e centimetri, per la qualità del calciatore e quella voglia dello stesso di dimostrare che può essere ancora un elemento affidabile.