Reggina, Gabriele Martino: 'Manca un vivaio serio nonostante il S. Agata'

"A me piace pensare che la Reggina possa cedere all'Atalanta un suo calciatore e non viceversa"

Uno dei temi più ricorrenti che riguardano la Reggina è quello del settore giovanile. Il presidente Luca Gallo ci sta riprovando affidando la direzione all’attuale Ds Taibi. A Reggina Tv ha detto la sua l’ex Ds amaranto Gabriele Martino:

Guardare oltre la domenica…

“Se posso muovere un piccolo appunto e non me ne vogliano i miei amici della Reggina attuale, è quello di avere a disposizione un centro sportivo che tutta l’Italia ci invidia dove poter fare crescere e sviluppare il settore giovanile ed invece lì mi pare che si sia ancora indietro. La Reggina ha tutto per costruire basi solide, in attesa di ulteriori soddisfazioni che riguardino la prima squadra. La costruzione di un settore giovanile valido, non credo rientri nelle competenze di un direttore sportivo. C’è chi deve pensare a cosa manca alla società nel suo complesso, piuttosto che solo ai dettagli della prima squadra, guardare oltre la domenica e quindi oltre il campionato. Con grande senso di responsabilità, non è difficile accorgersi che manca un vivaio serio pur avendo strutture autonome ed importanti. Per reggere l’urto di un campionato dispendioso e significativo come quello di serie B, ma possiamo dire la stessa cosa anche per la A, è fondamentale avere una società con le spalle larghe non solo sotto il profilo economico, ma anche organizzativo”.

Necessario produrre giocatori in casa

“Lavorare per formare la propria leva calcistica, questo alla Reggina serve molto sia dal lato economico, ripeto, ma anche per la costruzione di una immagine seria e credibile. Non perchè io sia un nostalgico, ma ritengo che una società come la Reggina debba tornare a produrre al proprio interno i giovani del futuro, anche perchè la nostra terra è sempre riuscita ad avere embrionalmente giovani capaci di fare calcio e qui c’è tutto per potere mettere in pratica quello che sto dicendo. A me piace pensare che la Reggina possa cedere all’Atalanta i propri calciatori e non viceversa”.