Reggina: silenzioso e redditizio. Gagliolo, il pilastro amaranto e ora goleador

Si esaltano sempre i calciatori offensivi, ma il reparto arretrato...

Obiettivo raggiunto. La Reggina è arrivata alla sosta per come voleva e cioè confermando il primato in classifica, il bel gioco e conquistando altri tre punti. In questo percorso di sei partite, tanti aspetti, tanti singoli sono stati esaltati, dal tecnico Inzaghi a Menez, passando per Fabbian e Pierozzi, poi il bel gioco, la qualità delle reti realizzate, ben quattordici con undici marcatori diversi. E’ passata leggermente in secondo piano la robustezza della difesa, oggi la Reggina è la squadra che ha subìto il minor numero di reti, solamente due, ma soprattutto dà l’idea di essere quasi imperforabile. Merito di tutti, perché gli allenatori parlano sempre di fase difensiva che inizia dal lavoro degli attaccanti. Verissimo, ma indiscutibili sono le qualità dei singoli calciatori che compongono il reparto arretrato. Lo stesso Inzaghi, che nella parte finale del natch con il Cittadella ha schierato la squadra con il 3-5-2, a fine gara ha dichiarato: “Difficile che con Cionek, Gagliolo e Camporese insieme, ci facciano gol”, assolutamente vero. Dei tre, Gagliolo è il calciatore che per rendimento è decisamente sopra la media. Padronanza, sicurezza, solidità ed interventi senza sbavature in queste sette gare compresa la Coppa Italia in cui il calciatore è stato sempre schierato da titolare. La perla in occasione dell’ultima partita, rappresentata dal primo gol in amaranto. Di lui si parla poco, ma è certamente uno dei migliori acquisti operati dalla società.