Reggina, Gallo a tutto campo. 'Taibi e Baroni? Uno rimane, l'altro vedremo'

Futuro di Baroni, Taibi e non solo. Il presidente amaranto si sofferma a 360 gradi su tutti gli argomenti più attesi dai tifosi della Reggina

Un ponte tra presente e futuro. La conferenza del presidente amaranto Luca Gallo arriva nel momento in cui la stagione per la formazione allenata da Baroni si è conclusa da qualche giorno, lo sguardo è già rivolto alla programmazione del prossimo campionato.

Quale saranno i pilastri della nuova stagione? Quale il futuro di mister Baroni e del direttore sportivo Massimo Taibi? Gallo si sofferma a 360 gradi su tutti gli argomenti più attesi dai tifosi della Reggina.

Futuro di Baroni e Taibi

“Partiamo da un presupposto, ovvero che la Reggina rimane al di là dei singoli protagonisti che vi partecipano, di chi arriva e parte. La domanda su Taibi e Baroni magari potrebbe valere anche per me, chi dice che rimango? Non bisogna mai dare le cose per scontato.

Ho incontrato Taibi a Roma qualche giorno fa, ci siamo parlati per un’ora. Il d.s. ha un contratto con la Reggina per un altro anno, non capisco quale argomenti dovessimo trattare se non di lavoro. Abbiamo parlato delle strategie di mercato e tecniche per la prossima stagione. Ho letto dei rumors su interessamenti di altri club su Taibi, se così fosse non sarebbe una cosa lecita e carina considerato che Taibi ha un contratto con la Reggina fino a giugno 2022.

Baroni? Non ha ancora firmato. C’è una trattativa in corso, non per forza su questioni economiche ma incentrata su altri aspetti. La volontà della Reggina è quella di continuare il rapporto con Baroni, ma come ho già detto i contratti si firmano in due. A me risulta che anche lui voglia rimanere”.

Settore giovanile ed eventuali soci

“La stagione appena trascorsa è stata complicata, in ottica futura in relazione a sponsorizzazioni e accordi economici ad oggi ci sono solo ‘intenzioni’, ma quelle non bastano. La Reggina di sicuro ha un appeal importante ed è uno dei marchi di punta del calcio italiano. Sinora però ci sono stati soltanto avvicinamenti.

Nuovi ingressi in società con soci ad affiancarmi? Ho sempre viaggiato da solo nel mio percorso imprenditoriale, non potrei contemplare una cosa del genere, la escludo totalmente. Sono uno a cui piace decidere le cose da solo, i soci mi sono indigesti. Continuo a ripetere, l’unica cosa certa è la Reggina. Forse in questi anni ho contribuito a renderla ancora più certa…

Riguardo il settore giovanile, da quando sono arrivato abbiamo dovuto affrontare numerosi problemi, compreso il settore giovanile. Adesso possiamo contare su un centro sportivo che sembra Gardaland, è un qualcosa di straordinario, e sta lì proprio per quello, per far crescere i giovani calciatori. E’ evidente che le squadre giovanili non hanno raccolto i risultati ottenuti dalla prima squadra, io posso solo affidarlo ad una persona preparata.

La serie C era un insulto per un club come la Reggina, la B è già più digeribile, la serie A però è un altro mondo. Non credo a discorsi del tipo di A2 o campionati cadetti difficilissimi, la serie A è una categoria a parte.

Bilancio economico-finanziario

“Con molta franchezza, dico che le società di calcio sono totalmente sulle spalle delle proprietà, il Governo può dare tutti i sostegni che vuole. Ho un direttore generale che è preparatissimo su questi argomenti, alla fine i soldi li mette l’imprenditore che detiene il club.

Ricordo che non abbiamo potuto contare su un euro di introiti dallo stadio, sembrava ormai normale vedere il Granillo completamente vuoto. Zero euro anche dagli abbonamenti, l’anno prima in C ne avevamo fatti 6 mila, quanti ne avremmo fatti in serie B?

Anche dal punto di vista del sostegno dei tifosi, è stato complicato non poter contare sul calore della tifoseria amaranto. Immaginiamoci un Reggina-Monza in un periodo normale, ci sarebbero stati 20 mila persone al Granillo.

Invece non poteva esserci un solo tifoso, abbiamo vinto nel silenzio assoluto dello stadio vuoto. Io mi auguro di cuore che l’anno prossimo non si verifichi una situazione simile, è stata una stagione surreale. Il bilancio al 3o giugno sarà a posto, potrete vederlo tutti. Lo sarà per i miei impegni economici, ma li ho fatti a favore della cosa più bella che ho, la Reggina.

Gallo sul mercato

Finale di Champions League a Reggio Calabria? Mi ha fatto piacere leggere la notizia. Mercato con pochi cartellini di proprietà? Ci mancherebbe solo quello, in una fase cosi difficile e unica come quella che stiamo vivendo. Come si fa ad acquistare i cartellini senza un euro di introito dallo stadio? Magari capita lo scemo che lo chiede, vorrei vederlo seduto al mio posto.

Non abbiamo molti cartellini di proprietà ma ci sono ingaggi pesanti, la politica dei grandi nomi non ha portato risultati quest’anno e quindi non verrà ripetuta. Sfido chiunque però a dire che Menez e Faty non fossero giocatori importanti. Poi vedi giocarsi la serie A squadre come Cittadella e Venezia, costruiti con prestiti e un budget risicato”.