Reggina, il cuore non basta: spettacolo al Granillo, derby pazzo al Catanzaro

Derby pazzo, emozioni a non finire, Granillo spettacolare. Alla fine si impone il Catanzaro per 4a3: Il racconto della gara

E’ un derby pazzo quello che si consuma al Granillo tra Reggina e Catanzaro. Termina 4a3 in favore dei giallorossi dopo un primo tempo senza storia (a larghi tratti umiliante per la Reggina) e una ripresa che ha visto gli uomini di Cevoli reagire con decisione, sino a sfiorare la rimonta.

Bicchiere (paradossalmente) pieno per quanto visto nei raccapriccianti primi 45 minuti, vuoto considerata l’attesa che aveva visto 11 mila tifosi amaranto correre al Granillo.

LE SCELTE INIZIALI

Cevoli conferma il 3-4-2-1 e lancia Procopio dal 1′ sulla fascia sinistra, out Sandomenico. In difesa c’è Pogliano e non Redolfi, per il resto va in campo l’undici previsto alla vigilia. Catanzaro di Auteri con il consueto 3-4-3 marchio di fabbrica del tecnico giallorosso, in attacco è Bianchimano il riferimento centrale con D’Ursi e Kanoute sulle corsie esterne.

GAME, SET, MATCH

Difficile commentare un primo tempo che si conclude sullo 0-4 (e non 0-6 o 0-7) solo per i miracolo di Confente e gli errori sottoporta del Catanzaro. E’ una clamorosa disfatta quella che va in scena al Granillo, un’umiliazione che i diecimila tifosi amaranto certamente non meritavano.

Reggina che esce completamente scarica dai blocchi e (un pò come capitato al Brasile contro la Germania ai mondiali del 2014) si fa paralizzare dalla tensione.

REGGINA PARALIZZATA

Il Catanzaro ha cosi vita facile, e passa in vantaggio già al 3′ con D’Ursi, che sfrutta una dormita colossale di Bellomo, stranamente ultimo uomo nella circostanza.

Neanche il tempo di metabolizzare lo svantaggio, che la legge dell’ex non perdona. Cross dalla destra di Celiento, Bianchimano svetta e di testa raddoppia. Granillo gelato, l’avvio choc purtroppo è soltanto l’antipasto.

Auteri perde i due pezzi pregiati (prima Bianchimano e poi Kanoutè, imprendibile sino all’infortunio accusato) ma la musica non cambia. Solini al 16′ salva sulla conclusione a botta sicura di Kanoutè, l’unica vera chance per la Reggina capita sul contropiede seguente. De Falco si trova sul sinistro un rigore in movimento, tiro a lato. Al minuto 25 ci prova Bellomo su invito di Baclet, conclusione secca ma centrale.

DISASTRO AMARANTO

I sussulti in area del Catanzaro sono il prologo allo sprofondo amaranto che si consuma nella seconda metà di frazione. Difesa della Reggina in vacanza, al 25′ contropiede del Catanzaro con D’Ursi che solo davanti a Confente viene murato, poi è miracoloso il salvataggio di Conson.

Al 34′ portiere amaranto ancora decisivo, deviazione d’istinto sulla deviazione involontaria di Conson da angolo. Sul corner seguente però Confente è costretto nuovamente a capitolare: Celiento sovrasta Pogliano e di testa firma il tris.

La Reggina non è mai davvero scesa in campo, il Catanzaro non si ferma. D’Ursi passeggia sui resti amaranto e con la sua doppietta mette il timbro sul poker giallorosso. Prima dell’intervallo ci sarebbe tempo anche per il 5a0, ma Confente è provvidenziale su un Fischnaller presentatosi indisturbato davanti al portiere amaranto.

SUSSULTO D’ORGOGLIO

Il primo tempo si chiude con l’ingresso di Salandria per De Falco, la ripresa si apre con Doumbia che prende il posto di Solini. Reggina ridisegnata con il 4-3-3, Cevoli prova quantomeno ad arrestare l’emorragia. Il cambio dà subito i frutti: azione solitaria di Bellomo con un destro potente che supera Furlan.

Il Granillo prima si riscalda, poi si scuote e suona la carica. Al 56′ la Reggina raddoppia con Doumbia, servito perfettamente da Baclet. L’azione però nasce dai piedi di Bellomo, assoluto protagonista e decisivo nell’1-2 ravvicinato che risveglia gli amaranto dal torpore.

DIFESE ALLEGRE

Il Catanzaro non ci sta e va subito vicino al 2-5 con Signorini, bravo Confente a respingere il colpo di testa da azione d’angolo del difensore giallorosso. Girandola continua di emozioni, difese ballerine, ne giova lo spettacolo. Reggina a un soffio dal tris con Baclet, l’attaccante francese ha sui piedi il pallone giusto ma solo davanti a Furlan calcia sui piedi del portiere avversario.

I pochi schemi rimasti saltano del tutto: la Reggina attacca e rischia, il Catanzaro spreca ancora. Ospiti che hanno con Iuliano la chance per chiudere nuovamente i giochi, il rigore in movimento termina in curva. Ancora Baclet vicino al tris della speranza, ma l’attaccante francese non arriva sull’invito di Salandria. Letteralmente stremato, Baclet al 74′ lascia il campo a Tulissi.

Nel finale le due squadre pagano 80 minuti folli, a tutta velocità, e si piegano dalla fatica. Cevoli tenta il tutto per tutto inserendo Sandomenico e Tassi, lasciano il campo Bellomo e Strambelli.

FINALE INFUOCATO

La Reggina trova con Tassi il 3a4, l’ex Ascoli raccoglie la respinta della traversa sulla punizione di Tulissi e devia alle spalle di Furlan. Il Granillo è una bolgia infuocata, gli amaranto tentano l’assalto ma il miracolo del 4a4 non riesce.

Finisce tra gli applausi dell’intero stadio: il Granillo saluta la squadra per la grande prova messa in campo nella ripresa, orgoglio che ha fatto da contraltare ad un primo tempo pessimo, i tifosi ospiti festeggiano per i 3 punti strappati nel derby.