Reggina: battere il Milazzo è la priorità, ma lo è anche l’attaccante
E' scivolata via un'altra settimana senza grandi sussulti sul mercato. Sul centravanti si è già in ritardo rispetto a quanto era stato dichiarato
12 Dicembre 2025 - 19:45 | Redazione

La settimana è scivolata via e con essa le aspettative per il calciomercato della Reggina. Un solo arrivo, quello dell’esterno sinistro Panebianco. Una scelta chiaramente arrivata sotto indicazione di mister Torrisi che conosce il calciatore per averlo avuto in passato. Va detto che sarebbe sbagliato esprimere un qualsiasi giudizio sul giocatore ancor prima di vederlo all’opera, sol perchè arriva da una categoria inferiore, perchè le sue capacità potrebbero adattarsi e rivelarsi funzionali alle necessità della squadra.
Tuttavia, non si può non notare un altro aspetto del calciomercato amaranto: i ritardi. Il direttore tecnico Bonanno, seguito a ruota da Torrisi, aveva parlato di operazioni che si sarebbero portate a termine all’apertura ufficiale della sessione invernale, soprattutto per quanto riguarda il reparto offensivo, con la necessità di consegnare al tecnico un centravanti.
Un nome che sembrava già destinato a vestire la maglia della Reggina era quello di Alagna, ma la trattativa è sfumata quando il calciatore ha deciso di accettare un’altra destinazione, firmando con la Nissa. Giocata la partita con il Milazzo che, ripetiamo, non ammette altri risultati se non quello della vittoria, la società avrà ancora quattro giorni per finalizzare altre operazioni ed è impossibile pensare che tra queste non ci sia l’arrivo dell’attaccante. Ma come sottolineato da mister Torrisi, non basta prendere un centravanti a caso: l’obiettivo è acquistare un giocatore che sia davvero funzionale al progetto tecnico e alle necessità della squadra. Ammesso che ve ne siano ancora disponibili sul mercato.
Tornando alle priorità, domenica contro il Milazzo, lo ribadiamo ancora una volta, la vittoria non è una possibilità ma una necessità. Nel frattempo ci si affida al generosissimo Luca Ferraro e al giovane Pellicanò. Entrambi meritano rispetto e fiducia, ma è stata la stessa società a dichiarare più volte che c’erano profili già individuati e solo da chiudere.
