LFA Reggio: il presidente Minniti sul S. Agata, il calciomercato e il sogno

"Sono stato io a coinvolgere Ballarino. Si è dovuta creare una squadra dal nulla in dieci giorni"

Virgilio Minniti presidente Reggina LFA Reggio Calabria

Tra le pagine del quotidiano Gazzetta del Sud, troviamo l’intervista del presidente della LFA Reggio Calabria, Virgilio Minniti: “Con Nino Ballarino ci conosciamo da molti anni, è un grande imprenditore e soprattutto una persona seria. Sono stato io a coinvolgerlo, non appena gli ho parlato di Reggina e della possibilità di costruire qualcosa in una piazza così importante è stato subito entusiasta”.

Il centro sportivo S. Agata

“Certamente potevamo fare di più, qualche errore è stato fatto. Vorrei però ricordare a tutti che l’11 settembre sono andato a Roma a iscrivere la società e circa dieci giorni dopo si doveva scendere in campo. Abbiamo dovuto creare tutto dal nulla. Il S. Agata? Allo stato attuale la situazione dei campi del centro sportivo non è delle migliori. Al di là del fatto che l’attuale concessione è provvisoria, per riavere un campo in erba in buona condizioni occorrerebbe almeno un mese e mezzo. Investire oggi sulla struttura non sarebbe razionale. La prima nostra volontà è quella di restare al S. Agata, seguo da sempre la Reggina e so quanto vale come simbolo per il calcio a Reggio. Attendiamo il nuovo bando e analizzeremo la situazione per capire come può essere valorizzato e migliorato”.

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Il mercato e il sogno

“Ogni giudizio va tarato sul fatto che si è dovuta creare una squadra dal nulla in dieci giorni. Quello che hanno fatto Pellegrino e Bonanno non è da tutti. I bilanci però li faremo dopo l’ultima partita che giocheremo. A gennaio abbiamo preferito fare un mercato razionale perchè la situazione di classifica non ci consentiva più di puntare al primo posto. Se fossimo stati in corsa, avremmo avuto ancora budget a disposizione. Sono un tifoso anche io e capisco la delusione dell’ambiente per quello che è stato. Ci sono però persone come Ballarino che vengono a investire nel nostro territorio che forse meriterebbero maggiore vicinanza, anche perchè in società lavorano soprattutto reggini. Oggi la tifoseria è scottata da quello che è successo negli ultimi anni. Sogno al più presto un Granillo gremito, un ambiente coeso e una Reggina che renda fiera la propria tifoseria“.

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