LFA Reggio: il presidente Minniti sul S. Agata, il calciomercato e il sogno
"Sono stato io a coinvolgere Ballarino. Si è dovuta creare una squadra dal nulla in dieci giorni"
14 Febbraio 2024 - 11:22 | redazione

Tra le pagine del quotidiano Gazzetta del Sud, troviamo l’intervista del presidente della LFA Reggio Calabria, Virgilio Minniti: “Con Nino Ballarino ci conosciamo da molti anni, è un grande imprenditore e soprattutto una persona seria. Sono stato io a coinvolgerlo, non appena gli ho parlato di Reggina e della possibilità di costruire qualcosa in una piazza così importante è stato subito entusiasta”.
Il centro sportivo S. Agata
“Certamente potevamo fare di più, qualche errore è stato fatto. Vorrei però ricordare a tutti che l’11 settembre sono andato a Roma a iscrivere la società e circa dieci giorni dopo si doveva scendere in campo. Abbiamo dovuto creare tutto dal nulla. Il S. Agata? Allo stato attuale la situazione dei campi del centro sportivo non è delle migliori. Al di là del fatto che l’attuale concessione è provvisoria, per riavere un campo in erba in buona condizioni occorrerebbe almeno un mese e mezzo. Investire oggi sulla struttura non sarebbe razionale. La prima nostra volontà è quella di restare al S. Agata, seguo da sempre la Reggina e so quanto vale come simbolo per il calcio a Reggio. Attendiamo il nuovo bando e analizzeremo la situazione per capire come può essere valorizzato e migliorato”.
Il mercato e il sogno
“Ogni giudizio va tarato sul fatto che si è dovuta creare una squadra dal nulla in dieci giorni. Quello che hanno fatto Pellegrino e Bonanno non è da tutti. I bilanci però li faremo dopo l’ultima partita che giocheremo. A gennaio abbiamo preferito fare un mercato razionale perchè la situazione di classifica non ci consentiva più di puntare al primo posto. Se fossimo stati in corsa, avremmo avuto ancora budget a disposizione. Sono un tifoso anche io e capisco la delusione dell’ambiente per quello che è stato. Ci sono però persone come Ballarino che vengono a investire nel nostro territorio che forse meriterebbero maggiore vicinanza, anche perchè in società lavorano soprattutto reggini. Oggi la tifoseria è scottata da quello che è successo negli ultimi anni. Sogno al più presto un Granillo gremito, un ambiente coeso e una Reggina che renda fiera la propria tifoseria“.
