Ahi Reggina, il Perugia passa al Granillo. La rimonta si ferma sul 2-3

L'uomo in più non basta alla Reggina, tris del Perugia al Granillo prima del ritorno amaranto. Disastrosa la prova in fase difensiva

Due indizi fanno una prova. Dopo la sconfitta in trasferta contro un Parma rimaneggiato, la Reggina conosce il sapore amaro della prima sconfitta casalinga. Al Granillo passa il Perugia ultimo in classifica, ko ancora più sorprendente considerato che è maturato contro un avversario in dieci uomini per quasi tutto il secondo tempo.

Decisivi il portiere Gori e Melchiorri per il Perugia, Reggina imprecisa e sfortunata negli ultimi 16 metri, è disastrosa invece la prova in fase difensiva. Girandola di emozioni nella ripresa, il Perugia vola sul 3a0, la Reggina spera nella rimonta (in gol Gori e Fabbian) ma il risultato si fissa sul 2-3 finale.

Le scelte iniziali

‘Mini bluff’ di Inzaghi, alla vigilia il tecnico amaranto aveva ipotizzato alcune modifiche, invece le scelte dal 1′ vedono in campo la solita Reggina, con Hernani e Ricci che vincono i rispettivi ballottaggi con Crisetig e Canotto. Menez ancora falso nueve, in difesa conferma per il solito quartetto davanti a Colombi.

Perugia nuovamente guidato da Castori dopo le dimissioni di Baldini, umbri che al Granillo presentano il temibile tandem offensivo Melchiorri-Strizzolo e una fase difensiva robusta con il 5-3-2 che vede Casasola e Paz sulle corsie esterne.

Davanti ai 9 mila tifosi amaranto, parte bene la Reggina, avvolgente su entrambe le corsie esterne. Il primo squillo è di Menez, imbeccato da Hernani al minuto 18, il sinistro del francese viene controllato da Gori, al primo intervento di un pomeriggio da ricordare.

Dal possibile 1a0 allo 0a1, tutto (lungo intervento del Var a parte) nel giro di pochi secondi più tardi. Su un lancio dalla difesa, Strizzolo non arriva di testa, Melchiorri si trova quindi in posizione regolare, molle l’intervento di Cionek, l’esperto attaccante non sbaglia solo davanti a Colombi. Dopo un lungo consulto con il Var, l’arbitro Meraviglia non concede fallo su Cionek e convalida la rete.

La reazione della Reggina è rabbiosa ma poco lucida, gli amaranto però costruiscono pericoli in serie. Al 26′ sinistro debole di Ricci, un minuto più tardi destro potente dalla distanza di Mayer, Gori respinge in tuffo.

Amaranto in costante pressione (al 36′ Rivas scappa sul fondo ma il cross è lungo) ma gli spazi lasciati agli avversari sono ampi, al 42′ il contropiede umbro si chiude con un destro secco di Strizzolo, che Colombi alza sopra la traversa. Il primo tempo si chiude con la punizione di Hernani che Gori respinge con l’ausilio della traversa e la sensazione di un risultato complessivamente ingiusto per quanto prodotto dalle due squadre nei primi 45 minuti.

Errori..ed orrori

La ripresa si apre senza cambi, al 54′ doppio intervento miracoloso di Gori, che dice no prima a Pierozzi e poi d’istinto a Rivas. Nemmeno un minuto più tardi, il Perugia rimane in 10 per il secondo giallo sventolato a Santoro dall’arbitro Meraviglia. Inzaghi inserisce Gori e Cicerelli per Hernani e Ricci, la volontà è quella di ribaltare la gara sfruttando l’uomo in più…ma ancora una volta arriva la sorpresa a sparigliare le carte.

Melchiorri sfrutta una prestanza fisica che Cionek non riesce a contenere, il contatto tra i due viene punito con il rigore dal direttore di gara. Sul dischetto va lo stesso attaccante che spiazza Colombi e firma la doppietta che gela il Granillo. Reggina intontita, il tempo per recuperare però c’è. Al 68′ l’ennesima conferma che si tratta di un pomeriggio da dimenticare: Cicerelli salta un avversario e conclude da dentro l’area a botta sicura, prodigiosa la deviazione di Gori sul palo.

Come accaduto nel primo tempo, dall’1a2…si passa allo 0-3. Di Serio, appena entrato per Melchiorri, brucia Cionek con uno scatto che mette in evidenza la carta d’identità non freschissima del capitano amaranto, Pierozzi non riesce a contrastare. Il 3a0 del Perugia palesa la pessima prova in fase difensiva di una Reggina che, al contrario di quanto accaduto sino a oggi, ha concesso troppo e commesso troppi errori.

Gli amaranto però non si arrendono e nell’ultimo quarto d’ora si lanciano all’assalto di Gori. Al minuto 80 arriva il gol della speranza con Gori, bravo a girare di testa un cross di Pierozzi dalla destra, all’87’ la Reggina si avvicina ulteriormente con Fabbian, che appostato sul secondo palo devia in rete il cross basso di Canotto.

L’arrembaggio finale produce la traversa di Cicerelli su punizione… e un mare di rimpianti, con la Reggina che deve arrendersi alla prima sconfitta interna stagionale.

‘Nel calcio, è fondamentale avere uno che para…e uno che segna’. Una delle tante massime del calcio, seppur banale, trova la sua ennesima rappresentazione plastica. Per la seconda settimana di fila, gli amaranto rimangono a quota 18 in classifica, non il modo migliore per avvicinarsi alle prossime due complicatissime sfide, a Cagliari e in casa contro il Genoa. Due gare che diranno tantissimo sulle reali ambizioni e possibilità della formazione di Inzaghi.