Reggina, 26 anni dopo…

Un esodo clamoroso, un popolo intero che invade Torino per scrivere la storia


Il 13 giugno 1999 è una data che a Reggio Calabria non si dimentica e non si può dimenticare. Allo stadio Delle Alpi di Torino, la Reggina conquista una storica promozione in Serie A. Un traguardo mai raggiunto prima, arrivato dopo una stagione vissuta col fiato sospeso, soprattutto nella sua parte conclusiva dopo l’esonero a sei giornate dalla conclusione di Gustinetti e l’arrivo di “MacisteBolchi.

Quel pomeriggio, lo stadio torinese si colora di due tinte: il granata dei tifosi di casa e l’amaranto di una marea reggina, giunta da ogni angolo d’Italia per spingere la squadra verso il sogno. Un esodo clamoroso e commovente, un popolo intero in viaggio per scrivere la storia.

A sbloccare il match è Francesco Cozza, che trasforma un calcio di rigore, il pareggio del Torino arriva con il capocannoniere Ferrante e poi arriva il raddoppio firmato da Torino Martino, che quel giorno festeggia anche il suo trentesimo compleanno e l’onomastico. Una festa tripla.

Alla fine a prevalere è solo l’amaranto. Lacrime, abbracci, cori: a Reggio una popolazione intera manifesta tutta la propria gioia, vengono invase le strade, le piazze, ogni via. Per la prima volta si entra a far parte dell’élite del calcio italiano. Da quel giorno tutto cambia, cambia la storia della città e del club. Il 13 giugno diventa un simbolo. Un ricordo indelebile. E da allora gli anni trascorsi sono 26.

Gli eroi di quella giornata

REGGINA: Orlandoni, Di Sole, Ziliani (76′ Cirillo), Giacchetta, Martino, Firmani, Poli, Cozza (78′ Briano), Sussi, Artico (57′ Pinciarelli), Possanzini. A disp. Belardi, Napolitano, Campo, Tomic. All. Bolchi

RETI: 28’ rig. Cozza (R), 62’ Ferrante (T), 65’ Martino (R).