Le 10 domande del giornalista Ziliani al presidente Gravina. Reggina, ferita aperta

Tanti gli interrogativi che accentuano l'amarezza dei tifosi amaranto. Perchè la Samp si e la Reggina no?

Parallelamente a quanto succede all’interno del rettangolo di gioco con la LFA Reggio Calabria impegnata nel campionato di serie D, si continua a discutere su quanto accaduto invece alla Reggina 1914, tra la questione omologa ancora tutta da seguire, i dubbi di tutti sull’operato di Felice Saladini mentre il dibattito è stato ulteriormente alimentato da qualche ora sulle decisioni della FIGC, esattamente da quando ha iniziato a circolare l’intervento del noto giornalista Ziliani e le sue domande al presidente Gravina poste attraverso il proprio profilo social. Eccole di seguito:

-Risponde al vero, oppure no, che la Sampdoria – club regolarmente iscritto dalla FIGC al campionato di Serie B – ha presentato al Tribunale di Genova un business plan che lega la transazione dei debiti tributari, il perfezionamento dell’acquisto del club da parte degli investitori e la rimodulazione dell’indebitamento verso i creditori a due requisiti: il ritorno immediato in Serie A al termine del campionato in corso e la permanenza certa in Serie A nella stagione successiva, senza di cui l’impatto negativo stimato sarebbe di 49 milioni e avrebbe effetti disastrosi?

– Risponde al vero, oppure no, che negli accordi di ristrutturazione dei debiti del club – stimati in data 31 maggio scorso in 150 milioni e 904 mila euro -, c’è un debito verso la Agenzia delle Entrate che ammonta a 49 milioni e 100 mila euro: somma che in uno scenario di fallimento, come la mancata promozione del club in Serie A, provocherebbe un soddisfacimento pressoché nullo dei creditori privilegiati, come appunto l’Agenzia delle Entrate, SACE e MCC, come emerge dalla perizia firmata dal dottor Raffaele Marcello sul valore di liquidazione della società?

-Risponde al vero, oppure no, che in data 7 agosto l’Agenzia delle Entrate ha dato parere favorevole allo stralcio del 65% del debito della Sampdoria che pagherà solo 17,7 milioni a fronte di un debito di 49,1 con risparmio di 31,4 milioni? E se sì, la richiesta di rateizzazione fiscale presentata dal club a dicembre 2022 in situazione già pre-fallimentare (“Se non troviamo 40 milioni, falliamo”, aveva detto il membro del CdA Panconi il 17 ottobre 2022) può essere considerata regolare?

– Risponde al vero, oppure no, che in riferimento alla “Sport Spettacolo Holding Srl” di Massimo Ferrero erano iscritti crediti esigibili entro il 31 dicembre dell’anno successivo (2023) pari a 28 milioni e 199 mila euro? E se sì, dato che in data 15 giugno 2023 (vigilia del CdA per l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2022), la “Sport Spettacolo Holding”, cioè Ferrero, ha perso la qualifica di società controllante con interruzione anticipata della tassazione di gruppo – ciò determina il fatto che le perdite rimangano in capo alla società consolidante – che ne è di questo “buco” da 28 milioni nel bilancio 2022 della Sampdoria? Non siamo di fronte a un vero e proprio falso in bilancio?

– Risponde al vero, oppure no, che se i bilanci della Sampdoria fossero stati stilati con una rappresentazione veritiera, ciò avrebbe reso impossibile l’accordo raggiunto dal club con l’Agenzia delle Entrate; e anche la COVISOC non avrebbe mai potuto concedere l’autorizzazione all’iscrizione del club al campionato di Serie B visto che 28 milioni di perdite in più avrebbero impedito alla Sampdoria qualsiasi operazione di mercato per svariate sessioni?

– Risponde al vero, oppure no, che le tre banche che avevano concesso al club i “finanziamenti Covid” hanno provveduto a escutere le garanzie: e che SACE (cioè lo Stato italiano) è creditore della Sampdoria per circa 48 milioni? E se sì: come mai il club potrà pagare il suo debito in un’unica soluzione fra 20 anni, il 31 dicembre 2043, con un tasso d’interesse di favore del 2,5% a decorrere solo dal 2026, interessi di cui la Sampdoria può pagare solo lo 0,25% annuo rimandando il resto al 2043? E addirittura, nel caso di vendita della Sampdoria entro il 2043 – evenienza praticamente certa -, il club sarà tenuto a pagare solo il 50% di questo suo debito?

– Perché, di grazia, alla Sampdoria sono stati riservati tutti questi favori ed è stata ammessa alla Serie B, mentre la Reggina, per una situazione debitoria assai meno pesante, è stata retrocessa in Serie D?

– Risponde al vero, oppure no, che la FIGC e la sua Procura hanno fatto finta di non vedere e non sentire che il salvataggio della Sampdoria avveniva per ragioni esclusivamente “politiche” che nulla dovrebbero avere a che fare con le regole dello sport? “Abbiamo ricevuto forti pressioni per dare questo supporto – dichiarava papale papale a tv e giornali il 5 luglio scorso Gianluca Garbi, Ad di Banca Sistema -, da moltissime altre società, alcune impensabili, da vari organi politici e amministrativi nazionali e locali”. Di chi erano queste forti pressioni?