Reggina di nuovo in silenzio. Già deciso quando si parlerà di Inzaghi e della squadra

Il futuro del tecnico ancora tutto da decidere. Non si hanno notizie neppure sul futuro del Ds Taibi

Un lungo silenzio fino all’omologa ottenuta dal Tribunale di Reggio Calabria che ha aperto nuovi scenari per la Reggina ed il suo futuro. La società ha preferito far parlare i fatti, subendo senza mai intervenire illazioni, accuse, polemiche, convinta del percorso intrapreso, nel rispetto delle norme ed affidandosi al potere giudiziario. Ed è esattamente quest’ultimo aspetto che purtroppo ancora non è chiaro a molti, la decisione di accettare il piano di ristrutturazione del debito, non è arrivata da un ente qualunque, ma da un Tribunale con tanto di sentenza emessa da un giudice. Le chiacchiere si preferisce farle fare ad altri ed è per questo che la società, dopo la conferenza stampa di lunedi 12 giugno con l’annuncio dell’inizio di una nuova era, non intende parlare fino al prossimo 20 di giugno, giorno ultimo utile per l’iscrizione al campionato 2023-24.

Dal giorno successivo si dovrà pensare alla conduzione tecnica e quindi capire se sarà possibile proseguire ancora con Pippo Inzaghi (nel frattempo nella lista dei cinque papabili allenatori della Sampdoria), contratto in scadenza nel 2025 o se le strade si separeranno e quindi si dovrà pensare ad un nuovo allenatore. E solo da quel momento sarà possibile capire dell’attuale organico quali potranno essere i calciatori ancora utili alla causa e quali quelli da contattare quindi convincere a vestire la maglia amaranto. Il dato certo è rappresentato da quanto scritto sul piano appena omologato dal Tribunale, sarà necessario un ridimensionamento dei costi. Nessuna notizia sul Ds Taibi, come Inzaghi contrattizzato fino al giugno del 2025.