Reggina, silenzio stampa e porte chiuse. Adesso... si fa calcio

L'impatto forte per risvegliare la piazza. Ora concretezza e risultati

Se stiamo vivendo un sogno, vi preghiamo di non svegliarci. Dicevano così i tifosi della Reggina nei giorni in cui, insediatosi il presidente Gallo, si susseguivano una serie di promesse, tutte progressivamente mantenute, insieme a proclami che parlavano di salto di categoria immediato.

L’arrivo di giocatori importanti tutti provenienti da categoria superiore, la sensazione di essere tornati grandi come una volta, almeno sul piano del coinvolgimento.

Un entusiasmo esagerato che ha portato poi al Granillo, in occasione del derby con il Catanzaro, addirittura 11.181 spettatori, roba d’altri tempi.

Ma c’è l’aspetto più importante, quel del campo, quello che emette verdetti inequivocabili. Un percorso brillantemente partito con le il pareggio a Viterbo, le vittorie contro Bisceglie e Viterbese, il buon pari di Monopoli. Poi l’inizio, inaspettato della fase calante, proprio partendo dalla giornata più attesa. Dal derby quattro partite quattro punti ed un esonero, quello del tecnico Cevoli.

La nuova società che ha deciso di abbassare i toni in fatto di proclami, prendendo in parola quanto dichiarato dal nuovo allenatore Drago: “Gli obiettivi vanno raggiunti e non dichiarati”. Imponendo il silenzio anche ai propri giocatori e da questa mattina, completando la settimana di allenamenti a porte chiuse. Adesso si… si inizia a fare calcio….