Reggina, Stellone: 'Sarei un pazzo a venire qui senza credere nella salvezza'

"Non potevo farmi scappare questa opportunità. Interverremo sul mercato". Poi il pensiero su Menez

La Reggina pesenta il terzo allenatore della stagione a dimostrazione di un momento di difficoltà della squadra che dura ormai da troppo tempo. Roberto Stellone si presenta nel corso della conferenza stampa al fianco del DG Vincenzo Iiriti: “Sono molto felice di tornare in questa bellissima città. Non ho fatto moltissimi gol con la maglia della Reggina, ma ho contribuito alla salvezza. Ringrazio la società che ha puntato su di me, sta a me ripagare la loro fiducia con il lavoro e l’impegno. Ho voglia di allenare e non potevo farmi scappare questa opportunità. Reggio è una piazza importante che merita più della serie B, con una tifoseria calda e poi la società mi ha fatto sentire subito la sua fiducia. Sono consapevole che la situazione è difficile, ma la salvezza non è impossibile. Ho deciso in due secondi senza pensare ai soldi oppure al contratto. Classifica corta, chi sta dietro come l’Alessandria è in salute ed è innegabile che il momento sia delicato”.


Il mercato ed il gruppo

“Adesso c’è anche il mercato, dobbiamo stare attenti alle liste tra entrate ed uscite. Sicuramente quando i risultati non arrivano vuole dire che qualcosa non è andata bene, ma ci sono tutte le carte in regola per tirarsi fuori. Il gruppo probabilmente è sfiduciato, non riesce alcuna giocata anche il passaggio di un metro, io sono qui per invertire la rotta, con il lavoro ce la faremo. Le gambe vengono guidate dalla testa ed oggi ci sono purtroppo solo pensieri negativi anche perchè parliamo di un periodo piuttosto lungo di delusioni. La mia mentalità è quella di tentare di vincere tutte le partite, ma ragionano così tutti gli allenatori. Sarei un pazzo a venire qui senza credere nella salvezza. Abbiamo poco tempo per prendere decisioni anche sul mercato e mi rendo conto che alcuni calciatori leggono i propri nomi in uscita. Mi devo fare una idea rapida sulla condizione generale del gruppo, fisica e mentale, raccoglierò più dati possibili per fare delle scelte. Oggi non ho un modulo iniziale, ma mi adatto ai calciatori in rosa e all’avversario che si va ad affrontare, direi che la mia caratteristica è la duttilità. Se parto dall’inizio lavoro con il 4-4-2 o con il 4-2-3-1, qui vedremo. Chiaramente si interverrà su qualche ruolo in sede di mercato, ne ho già parlato con la società. Qualcosa arriverà, qualcuno andrà via, ma non c’è da strovolgere il mondo”.


Il solito caso Menez

Menez è un calciatore di grandissimo talento, di grandissima qualità, di quelli che a me piacciono molto. Sono coloro che nelle partite sporche ti inventano il gol o l’assist. E’ un giocatore a disposizione della Reggina, da quando parte la settimana tipo per me ripartono tutti da zero, senza preclusioni, compreso Menez. Con Jeremy ci voglio parlare, deve avvertire la fiducia per rendere di più come tutti i calciatori, per me è importante avere la rosa a disposizione per poi scegliere. Chiaramente non può soddisfare tutti quando in un organico ci sono quasi trenta calciatori e non tutti percepiscono alla stessa maniera le scelte. Ma di sicuro se l’allenatore è onesto e fa le proprie scelte con correttezza, tutti saranno dalla stessa parte, l’empatia tra tecnico e calciatori è un concetto fondamentale”.