Reggina, il Ds Taibi racconta il mercato della sostenibilità. La lista Over

Un passaggio sui rinnovi di Cionek e Menez e l'infortunio di Obi. Obiettivo: potenziare la rete scouting per portare calciatori giovani

Secondo consuetudine, il Ds della Reggina Massimo Taibi incontra la stampa dopo la chiusura della seconda sessione di calciomercato: “Volevo pubblicamente ringraziare il patron Saladini e tutta la proprietà. E’ grazie a lui che oggi siamo qui a poter parlare ancora di Reggina e calciomercato. Forse all’esterno è stato percepito in maniera sbagliata, ma noi sapevamo bene quello che dovevamo fare nel rispetto della sostenibilità, senza intaccare economicamente le casse societarie ed è da tempo che si lavorava in questa direzione. Sono stati presi giocatori funzionali, fermo restando che per me è un obbligo andare a sondare anche altri calciatori che poi in sede di trattativa non erano alla nostra portata. Dopo aver passato in quel modo la scorsa estate, ho promesso a me stesso che mai avrei messo in difficoltà questa società”.

Il lavoro sui giovani

“Stiamo lavorando sul settore giovanile con questa figura, Giuseppe Geria, che non ha bisogno di presentazioni. Tra qualche anno vedremo i risultati, con lui ci stiamo confrontando, è quello sul quale la società sta puntando Sicuro potenzieremo la rete scouting per riuscire a portare giovani calciatori in amaranto. Le idee ci sono, tanti i giovani in giro, ma per prenderli ci vogliono i soldi ed in questo momento per le cose che abbiamo raccontato non era possibile, più avanti si”.

La lista Over

“La lista Over? Obi ne avrà ancora per qualche mese, il regolamento ci consente di metterlo fuori lista da infortunato e poi poterlo nuovamente inserire. Ravaglia? Il Bologna immaginava un percorso diverso e così ha deciso di riprenderlo, mi è dispiaciuto ma non potevano fare nulla. Su Cionek si sta lavorando per il rinnovo, con Menez ci aggiorneremo più avanti. Le idee ci sono, tanti i giovani in giro, ma per prenderli ci vogliono i soldi ed in questo momento per le cose che abbiamo raccontato non era possibile, più avanti si”.