Reggina, Taibi: 'Non arrivare nella parte sinistra della classifica sarebbe un fallimento'

"Da quando sono tornato ho un chiodo fisso. Le critiche feroci non ci aiutano"

Una settimana per recuperare energie fisiche e mentali insieme ad un lavoro di preparazione per arrivare al meglio alla sfida di domenica sera contro il Pisa. La Reggina si è concessa una giornata di riposo e da domani riprenderà il percorso di avvicinamento alla ripresa del campionato.

Reggina, le motivazioni della sconfitta di Empoli

“La sconfitta di Empoli? E’ stata una cattiva interpretazione della battuta d’arresto precedente contro la Spal. Abbiamo pensato, sbagliando, che si trattasse solo di un incidente di percorso e non ci abbiamo messo la rabbia necessaria. Insieme al mister ed alla squadra abbiamo analizzato bene tutti gli aspetti, compresa la mancanza di cinismo. Sul piano dell’attaccamento alla maglia e dell’impegno questi ragazzi sono encomiabili, ma calcisticamente parlando adesso è necessario essere prima “cattivi” e poi belli, non il contrario. Il discorso riguarda tutti non solo gli attaccanti, in difesa per esempio si sono subiti gol evitabili”.

Voglio riportare la Reggina dove l’ho lasciata da calciatore

“L’obiettivo? Ho detto che ci sono dieci squadre davanti a noi, ma questo non significa che vogliamo arrivare undicesimi. Non arrivare nella parte sinistra della classifica sarebbe un fallimento. Da parte mia farò tutto quello che serve affinchè la città si riprenda quello che merita. Sin da quando sono tornato il mio chiodo fisso è la serie A, un sogno che ho cominciato ad accarezzare soprattutto dopo l’avvento di Luca Gallo“.

C’è bisogno del sostengo dei tifosi

“Non so quando, se quest’anno, quello prossimo, ma voglio rivedere la Reggina dove l’ho lasciata da calciatore e per continuare a sognare abbiamo bisogno dell’affetto della gente. I nostro tifosi sono importantissimi anche se non possono venire allo stadio, alcune critiche feroci non ci aiutano”.