Reggina: al via la settimana decisiva tra Tribunale e futuro

Inzaghi si, Inzaghi no. La decisione dovrà arrivare in tempi brevi, non saranno ammessi tira e molla nè da una parte, nè dall'altra

Sta per iniziare la settimana che in un modo o nell’altro segnerà un momento di svolta assai significativo per la Reggina. A Brescia, dopo la retrocessione, tra le ipotesi inseriscono pure il ripescaggio gufando contro, rispetto a quella che sarà la decisione del Tribunale di Reggio Calabria. Appunto, il Tribunale. Decisione attesa per il prossimo venerdi 9 giugno, giorno in cui verrà emesso il “decreto” che la società amaranto e i tifosi tutti sperano sia l’omologa. Se ne parla da tanto, troppo tempo, si immaginava potesse arrivare prima ed invece il percorso si è manifestato tortuoso, lungo, faticoso ma l’auspicio è che possa avere un epilogo positivo. Da quel momento si dovrà scrivere speriamo una volta per tutte, una pagina nuova che cancelli anni di tribolazioni, ansie, preoccupazioni, problemi economici e penalizzazioni. “Dopo l’omologa la Reggina si metterà alle spalle il passato e potrà programmare con grandi ambizioni il futuro“. Lo ha detto e ripetuto più volte il patron Saladini, tutti aspettiamo con trepidazione quel momento.

Il primo nodo da sciogliere sarà quello del tecnico, inimmaginabile fino a qualche mese addietro. Pippo Inzaghi sembrava pienamente coinvolto nel progetto triennale, in alcuni momenti lo ha protetto e tutelato anche a muso duro, rispetto a chi muoveva qualche critica nei confronti di una serie consecutiva di sconfitte. Lo abbiamo sentito difendere a più riprese la società, poi qualcosa è cambiato, una brusca interruzione che oggi mette in forte discussione la possibilità che si possa continuare insieme. Ma la decisione, sempre dopo l’attesa omologa, dovrà arrivare in tempi brevi, non saranno ammessi tira e molla nè da una parte, nè dall’altra. Un eventuale separazione non sarà semplice, per il costo del tecnico e di tutto il suo staff e la durata contrattuale.