Reggina, un digiuno durato più di 700 minuti


737 minuti. Tanto è durato il digiuno da goal su azione al Granillo della Reggina di Agenore Maurizi, finalmente rotto al minuto 17 di Reggina-Monopoli dal piattone volante di Andrea Bianchimano. In pratica, un’eternità. L’ultima marcatura con pallone attivo, infatti, era giunta nel recupero di Reggina-Catania, praticamente un girone fa. Numeri dell’assurdo, per qualunque squadra che pratichi il gioco del calcio.

Nelle successive 8 gare disputate nell’impianto di Viale Galilei – Siracusa, Bisceglie, Sicula Leonzio, Rende, Paganese, Fondi, Virtus Francavilla, Trapani – gli amaranto avevano gonfiato la rete avversaria solamente in due circostanze, contro azzurro-stellati e granata, ma entrambe le volte su calcio di rigore.

L’ennesimo dato che testimonia la totale involuzione di un collettivo che, appena un girone fa, vinceva con merito la partita contro una delle due corazzate del girone. E che, da quel giorno, ha completamente perso la testa. Ed il sapore del goal.