Nasce la ‘U.S.Reggina 1914’. Ma sarà un’altra estate di fuoco…
18 Giugno 2016 - 19:51 | di Pasquale Romano

di Pasquale Romano – In viaggio. Il calcio, a Reggio Calabria, vive una particolarissima e delicata fase di transizione. In bilico tra passato e futuro, c’è il presente. Fatto di un garbuglio, contorto e a tratti confuso, di norme, leggi, commi, di una serie di ipotesi che (in un modo o nell’altro) si verificheranno in quella che sarà un’altra estate torrida per il calcio in riva allo Stretto.
Il derby ‘virtuale’ e quasi paradossale tra SSD Reggio Calabria e Reggina Calcio vive i suoi ultimi giorni. Due le società attualmente regolarmente affiliate presso la Figc con un diverso numero di matricola, la situazione però (dopo il fallimento del club di Foti) è prossima a definirsi una volta per tutte.
Si è quasi abusato psicologicamente dei tifosi amaranto, costretti a fornirsi di manuali di diritto sportivo, seguire malvolentieri vicende che fuoriuscivano puntualmente dal rettangolo verde. Il calcio giocato, a Reggio Calabria, negli ultimi anni ha trovato spazio esiguo. I tifosi, loro malgrado, si sono ritrovati ‘orfani’ di una vera e unica identità, seppur meritata con una passione mai fatta mancare, anche in serie D.
Ieri la Ssd Reggio Calabria di Mimmo Praticò ha ufficialmente cambiato nome, segnando un primo passo verso la storia. Basta ambiguità, spazzati via dubbi e incertezze alimentate da una parte dell’ambiente. ‘Ssd Urbs Sportiva Reggina 1914’ la nuova denominazione sociale che attente l’ok della Figc, sin troppo semplice abbreviarla in U.S. Reggina.
Reggio Calabria, a suo modo, è nella storia. Esperti e addetti ai lavori si spendono sulle più variegate ipotesi ma tutti convergono su un punto. Nella storia del calcio italiano, non si era mai verificato prima un simile scenario, fattore che aumenta sensibilmente l’incertezza e che rende impossibile, per chiunque, provare a prevederne l’epilogo.
Quali gli scenari e le ipotesi che coinvolgono le due società reggine?
REGGINA CALCIO
La non iscrizione della Reggina Calcio alla Lega Pro dello scorso 16 luglio per motivi economici ha determinato uno scenario in cui la società, forte del centro sportivo S.Agata, ha provato a proseguire la sua attività a livello giovanile, per poi un giorno provare a ritufffarsi nel calcio dei grandi magari dopo aver allegerito il grande monte debitorio. Una situazione ecomica difficile da cui la società di Foti ha provato a uscire proponendo al Tribunale Fallimentare di Reggio Calabria un concordato basato su una partnership con la Juventus e sulla Figc.
Un progetto naufragato dopo alcune irregolarità amministrative che la Procura di Reggio Calabria punterebbe ad accertare e il sequestro del centro sportivo S.Agata. Inevitabile il fallimento e il passaggio all’esercizio provvisorio di novanta giorni in cui i curatori (Fabrizio Condemi e Massimo Giordano) proveranno a valorizzare i beni materiali e immateriali della Reggina Calcio per tutelare i creditori, magari cedendoli alla stessa società di Praticò o a un altro imprenditore.
Può quindi calare definitivamente il sipario sulla storia del club amaranto, o si potrebbe verificare un clamoroso ‘colpo di coda’ grazie all’interesse di uno o più imprenditori. Diventa fondamentale il mantenimento della matricola per proseguire l’attività sportiva, si attende in merito il parere della Figc.
U.S. REGGINA 1914
Nata dopo la non iscrizione del club di foti, la U.S. Reggina ha disputato il primo campionato della propria storia (ufficialmente con il nome SSD Reggio Calabria) in serie D. Mister Cozza non è riuscito a centrare l’immediata risalita tra i professionisti, il cammino di Lavrendi e compagni si è interrotto ai play-off, sul campo della Cavese.
Il cambio di denominazione sociale il primo passo per proiettarsi verso il futuro, adesso rimangono due nodi da sciogliere. Il presidente Praticò è interessato a rilevare (anche in parte) i beni materiali e immateriali della Reggina Calcio? Previsto un incontro a breve con i curatori fallimentari, probabile che il focus del discorso ricada sul centro sportivo S.Agata. Una volta chiarito se l’U.S. Reggina vorrà ‘allinearsi’ al percorso storico del club di Foti o invece proseguire il proprio cammino in modo indipentente, ci sarà da tuffarsi sul tema ripescaggio.
La società amaranto infatti è interessata a poter abbracciare la Lega Pro sfruttando alcuni posti (dall’organico dei 60 totali che comporranno i tre gironi) che si libereranno per difficoltà economiche o mancanza di requisiti di alcune società. Chiaro l’input emanato dalla Figc (in sostanza aver pagato regolarmente gli stipendi e non aver subito illeciti amministrativi o penali), la U.S. Reggina rispetta in pieno tutti i parametri e sembra disposta ad affrontare un sacrificio economico pur di sbarcare nel calcio professionistico.
Già fatta per un ripescaggio in Lega Pro? Assolutamente no. Il club amaranto infatti è in ‘coda’, deve aspettare e rispettare l’ordine di chiamata, che vede diverse società attualmente nella griglia della papabili davanti alla U.S. Reggina. La speranza è legata ad alcune rinunce che potrebbe far scalare posizioni al club di Praticò, da capire se in modo sufficiente da farlo rientrare tra le 60 che parteciperanno al prossimo campionato di Lega Pro.
Un romanzo lungo e appassionante, diviso in due, si avvicina alle ultime pagine. Sarà l’ennesima estate infuocata a decidere il destino calcistico di una città che dopo aver vissuto un decennio di gloria mastica malinconia da circa un lustro. Dal fondo si può solo risalire, basta solo capire come…
