Allagamenti a Reggio, la prof.ssa Nava: "Conseguenza di 20 anni di scelte sbagliate"

"I problemi di Reggio durante il maltempo, in particolar modo della zona sud, non dipendono dall'inefficienza di oggi". La spiegazione della prof.ssa Consuelo Nava

Riportiamo di seguito il lungo post della professoressa Consuelo Nava pubblicato sul suo profilo FB:

“Da anni con i miei studenti e i giovani di ‘Pensando Meridiano’ conduco una ricerca importante sulle cause delle sue fragilità di Reggio Calabria, tra cui gli allagamenti”. 

Consuelo Nava, nel suo post, affronta l’argomento maltempo che ha colpito tutta la città di Reggio Calabria, in particolar modo la zona sud.

“La periferia Sud di Reggio Calabria, tutta, oltre l’area stadio – viale Calabria, è come una città media della regione per abitanti insediati e densità abitativa per costruzioni e servizi. (Il 93% del suolo risulta impermeabilizzato: coperto da costruzioni, infrastrutture e/o pavimentazioni e bitume). Quel pezzo di territorio cittadino è più a rischio di altri e oltre interventi di normale e importante manutenzione, necessita di progettualità e interventi strutturali in precise aree. L’apertura verso mare con il nuovo parco lineare sud, per il tratto urbano che si affaccia a mare, è utile se oltre la sua funzione di via del mare rappresenta l’occasione per corridoi permeabili e reti verdi e d’acqua verso mare, un nuovo sistema di metabolismo a pettine che rivede il sistema dei sottoservizi (da ridimensionare) e non solo”.

Nava prosegue:

“Non si tratta di cercare le responsabilità di mancanze o inefficienze di oggi, ma le cause in stratificazioni di quasi 20 anni di scelte e operazioni che oggi non rispondono più nemmeno ai livelli minimi di sicurezza. Sarebbe importante avviare proprio in questo tempo di cambiamenti degli eventi climatici, un programma rigenerativo serio per rispondere a tali emergenze. Alcune cose si possono fare subito e a basso costo, altre necessitano di interventi più onerosi e di grande destrutturazione del consolidato, ma anche di una rinnovata coscienza e consapevolezza dei cittadini. É un problema di governo del territorio, delle città e delle sue comunità che deve diventare prioritario nel paese, tanto da avere amministrazioni lungimiranti, competenti e coraggiose nelle scelte e nelle urgenze…ma anche sostenute nei giusti e necessari investimenti. I problemi sono più rilevanti al Sud che le città moderne e delle reti non le hanno viste nascere, ma sono solo il risultato di piani di fabbricazione o di piani senza visioni. Occorre cambiare davvero e presto. La resilienza è un obiettivo che necessita di azioni e di qualche scelta impopolare. Ma custodisce futuro e sicurezza, oltre che la lotta al dio bitume comunque”.

[img.studi in corso phd student A.Leuzzo Workshop SAD prof.ssa C.Nava]