Reggio, gruppo RED: ‘Consiglio comunale approva la mozione Ius Scholae’

"Un importante segnale che da Reggio Calabria deve essere veicolato a livello nazionale" le parole dei consiglieri reggini

RED

Dopo il primo parere favorevole dato dalla Commissione VII (Istruzione, formazione e lavoro; cultura e sport; politiche giovanili e tempo libero), il Consiglio Comunale ha approvato la mozione presentata dal Gruppo R.E.D. sullo Ius Scholae. Il testo, nello specifico, riguarda il riconoscimento del diritto alla cittadinanza italiana per i minori dopo 5 anni di istruzione nelle nostre scuole, proposta che, a livello nazionale, è già arrivata in Commissione Affari Costituzionali.

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Un segnale che parte da Reggio Calabria

La mozione – già presentata anche a Vicenza, Verona e Padova – è stata depositata dai Consiglieri Comunali Antonino Castorina, Carmelo Versace e Filippo Burrone, al fine di superare la situazione paradossale di molti giovani nati in Calabria, formatisi nelle nostre scuole, ma di fatto incentivati a partire verso altri Paesi europei. Il testo approvato, spiegano i Consiglieri R.E.D., «è un importante segnale che da Reggio Calabria deve essere veicolato a livello nazionale» e riguarda diversi studenti universitari che, una volta laureati, sono andati in altri Stati europei, non trovando opportunità in Italia.

Calo demografico e un dibattito nazionale

Alla base di questo impegno, sottolineano Castorina, Burrone e Versace, si pone il calo demografico che minaccia l’economia locale, così come la necessità di stimolare un dibattito pubblico e nazionale, con l’Amministrazione comunale di Giuseppe Falcomatà alla guida di un percorso di uguaglianza e diritti.

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L’avvocato Antonino Castorina (relatore in Aula del testo) ha chiarito che lo Ius Scholae consiste nell’acquisizione della cittadinanza italiana per i minori stranieri nati in Italia o arrivati in Italia con un’età inferiore ai 12 anni, che abbiano compiuto almeno un ciclo scolastico di cinque anni. In sostanza, occorre un processo di integrazione radicale per questi ragazzi che già parlano la nostra lingua e hanno acquisito la nostra cultura. Tale riconoscimento rappresenta un’opportunità dal punto di vista demografico, ma per il nostro sistema scolastico è anche una questione di diritti e di civiltà che non possono essere negati.

Un sostegno che cresce

Per il Gruppo R.E.D., il grande consenso riscosso da questa mozione – partito da Reggio Calabria – dimostra che si sta andando nella corretta direzione.

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