Reggio - Caos Rifiuti, la sfida passa anche da Motta e Melicuccà

Ciò consentirebbe una gestione più autonoma del ciclo dei rifiuti

Il futuro più roseo nella gestione dei rifiuti prevede la riapertura della discarica di Melicuccà.

La sua ‘riattivazione’ consentirebbe una gestione senza dubbio più autonoma del ciclo dei rifiuti per il territorio reggino. Obiettivo? Rendere indipendente la Città Metropolitana e liberarsi dai rapporti vincolanti con altre società private.

La sfida passa anche da qui, ovvero dalla discarica di Melicuccà. L’area, sottoposta fino a qualche tempo fa a sequestro, torna adesso nella disponibilità dell’Ente che punta a farla diventare presto funzionante.

Nel corso di questa settimana è previsto un sopralluogo per verificare l’eventuale riapertura (si prevede possa verificarsi prima dell’estate). La riapertura però non è gradita a tutti, soprattutto ai politici e amministratori locali che non vedono di buon occhio il ripristino dell’area.

Il Comune inoltre punta anche su un altro sito, quello di Comunia di Motta San Giovanni e giovedì è attesa la decisione del Consiglio di Stato, chiamato a pronunciarsi sul ricorso presentato dal Comune.

Intanto riecheggiano le parole del vice sindaco Armando Neri che commentava così ai nostri microfoni:

“Abbiamo tre impianti, Sambatello, GioiaTauro (Impianto straordinario di termovalorizzatore) e Siderno ma c’è una sola discarica in Calabria, quella di Crotone. Ed è la stessa che viene utilizzata da tutti gli altri comuni calabresi. Abbiamo, all’interno della ‘pancia’ metropolitana, fortunatamente, la possibilità di gestire autonomamente il ciclo dei rifiuti per il 2020 e la nostra idea è quella di recuperare la discarica di Melicuccà che sarebbe una discarica pubblica e che consentirebbe un notevole risparmio per i cittadini. Con la discarica pubblica pagheremmo meno della metà”.