Caos rifiuti, la 'quiete' dopo la tempesta. Neri a CityNow: "Nel 2020 un cambio radicale"

Tutto sul ciclo dei rifiuti e sullo stato attuale a Reggio Calabria. Cosa cambierà nel 2020? Quale la strategia della Città Metropolitana?

La ‘tempesta perfetta’ è appena passata in riva allo Stretto lasciando dietro di sé tonnellate di rifiuti.

Sulle strade di Reggio Calabria adesso si cerca di fare il possibile recuperando prima i mastelli del porta a porta, poi i sacchetti che formano le centinaia di microdiscariche presenti in città.

Incontriamo il vice sindaco del Comune di Reggio Calabria all’interno della sua stanza di Palazzo San Giorgio. Durante la lunga intervista rilasciata ai nostri microfoni ci spiega il dramma in cui versa Reggio. Oggetto dell’incontro, come è ovvio, il tema dei rifiuti, perennemente sulla scrivania dell’assessore Neri che ha proprio la delega all’ambiente.

Partiamo dallo stato attuale. E dagli strascichi della ‘tempesta perfetta’.

“Fino ad una decina di giorni fa abbiamo vissuto una criticità assoluta, adesso stiamo recuperando l’arretrato. Il sistema del ciclo integrato dei rifiuti ha subito un blocco totale. L’unica discarica calabrese di Sovreco a Crotone aveva chiuso i battenti e gli impianti del territorio di Sambatello, Gioia Tauro e Siderno non si potevano svuotare”.

Il problema è comune a quasi tutte le altre provincie calabresi. Come Armando Neri, anche tanti altri sindaci stanno battendo i pugni per sbloccare la situazione.

“Stiamo soffrendo tutti dello stesso male, dobbiamo essere uniti e compatti e continuare con la Regione Calabria l’interlocuzione necessaria a rimettere in moto il sistema del ciclo integrato dei rifiuti”.

Già, la Regione Calabria. I rapporti sono tesi e non poco. E la responsabilità di quanto sta avvenendo, come già affermato anche dal sindaco Falcomatà, “è della Regione Calabria che in maniera indiscriminata ha chiuso i cancelli delle discariche regionali”.

“Gli aggiornamenti avvengono davvero ad horas – ci spiega il vice sindaco – In questo periodo si lavora giorno e notte quasi esclusivamente sull’emergenza rifiuti. Durante l’ultimo incontro a Catanzaro siamo usciti vittoriosi dalla Cittadella e abbiamo risolto il problema dei contratti degli impianti ma il dramma dei rifiuti in strada si può riproporre perchè la discarica di Sovreco non è un pozzo senza fine e situazioni come quella appena vissuta si possono ripetere”.

Finora è stata la Regione Calabria a gestire il ciclo dei rifiuti ma dal primo gennaio la gestione e la responsabilità sarà esclusivamente della Città Metropolitana. Il vicesindaco spiega così la strategia del Comune e della Città Metropolitana per il 2020 (solo la città di Reggio produce 140/150 tonnellate di rifiuti).

“Abbiamo tre impianti, Sambatello, Gioia Tauro (Impianto straordinario di termovalorizzatore) e Siderno ma c’è una sola discarica in Calabria, quella di Crotone. Ed è la stessa che viene utilizzata da tutti gli altri comuni calabresi. C’è un limite però. La discarica è quasi satura. Fortunatamente c’è stata un’ordinanza del presidente Oliverio che autorizza ad effettuare un aumento della capacità di abbanco ma probabilmente la discarica raggiungerà nei prossimi mesi la saturazione. Abbiamo, all’interno della ‘pancia’ metropolitana, fortunatamente, la possibilità di gestire autonomamente il ciclo dei rifiuti per il 2020 e la nostra idea è quella di recuperare la discarica di Melicuccà che sarebbe una discarica pubblica e che consentirebbe un notevole risparmio per i cittadini. Ad oggi paghiamo ben 105 euro, con la discarica pubblica pagheremmo meno della metà”.

Intanto il 31 dicembre si avvicina e la prima scadenza importante preoccupa e non poco l’intera amministrazione.

“Il 31 dicembre rappresenta una sorta di deadline per tutti i Comuni e gli ATO. Scade la convenzione di affiancamento con la Regione e dal primo gennaio saremo direttamente noi (Città Metropolitana e ATO) a gestire il ciclo integrato dei rifiuti. Non solo la raccolta, ma anche i rapporti con la discarica e gli impianti”.

Peccato che ATO e Città Metropolitana non sono ancora dotate di una struttura per occuparsi della gestione dei rifiuti e l’ente si deve dotare ancora di un intero settore.

“Avevamo proposto per questo motivo una legge in Consiglio Regionale che avrebbe dovuto essere approvata ma viene puntualmente rinviata. L’ultimo rinvio è stato il 28 novembre ed un altro il 2 dicembre. Se viene ancora rinviata sarà un bel problema perchè non potremo avere la struttura organizzativa per guidare una macchina così complessa”.

La tattica della Città Metropolitana sul tema rifiuti è chiara. La recente scelta di internalizzare il servizio trasferendolo da Avr a Castore segnerà l’inizio di una nuova era.

“Credo che il passaggio definitivo possa avvenire entro fine anno – conclude Neri – Agiremo in piena trasparenza, con chiarezza e lealtà. E’ un percorso molto articolato ma che affronteremo senza sosta. Nel 2020 ci sarà un cambio radicale”.

Il tema dei rifiuti ha dunque una priorità assoluta. La ‘tempesta perfetta’, secondo il vice sindaco Neri sembra essere superata. Ora più che mai le istituzioni dovranno remare tutti dalla stessa parte per uscire dalla ‘bufera’ dei rifiuti.