Reggio, chioschi e infopoint “a riposo”: l’estate non li disturbi
Mentre il Comune dichiara guerra alla mala movida, sul Lungomare Falcomatà 4 chioschi e gli infopoint restano chiusi, frenati da ritardi e burocrazia
01 Luglio 2025 - 10:40 | Pasquale Romano

Dalla ‘mala movida’ che l’amministrazione Falcomatà vuole combattere, al mal di chioschi (e info point) della stessa amministrazione.
“Di concerto con le associazioni di categoria è stata regolamentata la mala movida, per consentire a turisti, cittadini e operatori del settore di lavorare e partecipare alle attività in piena tranquillità, senza che le serate organizzate nella nostra città – sia dalle imprese, sia dall’amministrazione comunale e metropolitana – possano essere minimamente compromesse da episodi che nulla hanno a che vedere con il divertimento sano”. Così il primo cittadino, pochi giorni fa, si esprimeva in merito alla volontà del Comune di attenzionare le attività e gli eventi serali in riva allo Stretto.
Di sicuro, “per consentire a turisti, cittadini e operatori del settore di lavorare e partecipare alle attività in piena tranquillità”, servirebbero infopoint e chioschi aperti attivi, quando il mese di luglio è appena iniziato. In tutto, sono 6 i gazebo presenti sul Lungomare Falcomatà: dalla zona della Stazione Lido al Tempietto, 2 gli infopoint e 4 i chioschi esistenti sulla carta, appena 2 invece quelli realmente aperti.
Quali le problematiche che impediscono l’apertura dei 2 chioschi e 2 infopoint quando si è arrivati al 1 luglio? Diversi gli intoppi. non tutti riconducibili (doveroso evidenziarlo) all’amministrazione Falcomatà.
Partendo geograficamente da nord, il primo chiosco chiuso è l’infopoint nei pressi della Stazione Lido, in teoria prezioso per fornire informazioni a tutti i turisti. Confcommercio Reggio Calabria ha manifestato la volontà di partecipare alla procedura non appena verrà pubblicata per gestire l’infopoint, ma le settimane passano e l’impulso decisivo ancora non arriva.
Proseguendo nel triste tour dei chioschi chiusi, si arriva al Gazebo n.1 tra quelli assegnati lo scorso anno dal Comune di Reggio Calabria, posizionato a pochi metri dalle colonne di Tresoldi. In questo caso, basta passare nei pressi del chiosco per capire dalle condizioni in cui si trova che non ci sono speranze per vederlo riaperto entro l’estate 2025. Il chiosco n.1 già lo scorso anno era stato assegnato al secondo classificato (il primo infatti ha optato per aggiudicarsi un altro chiosco) il quale negli ultimi mesi ha avviato un’interlocuzione con gli uffici comunali.
Dialogo incentrato sui lavori di ristrutturazione e le risorse necessarie per riqualificare il chiosco, con uan divergenza in merito tra imprenditore aggiudicatario e Comune. Si arriverà ad un punto di incontro o si dovrà riassegnare il chiosco? Ad oggi non esiste la risposta ma la (quasi) certezza che rimarrà purtroppo chiuso per l’estate 2025.
A pochi metri, il gazebo n.2, decisamente più avanti nei lavori di riqualificazione ma ugualmente chiuso. In questa vicenda, secondo quanto raccolto, l’amministrazione comunale è praticamente spettatrice. La problematica infatti sembra riguardare una modifica progettuale del gazebo, variazione che ha incontrato il parere negativo della Soprintendenza. Nei giorni scorsi arrivato un altro parere negativo in merito, esito che sembra anche in questo caso far calare un triste sipario per quanto riguarda l’estate 2025 o (nel migliore dei casi) farà allungare ulteriormente i tempi verso la riapertura.
Da considerare quasi una ‘benedizione’ i gazebo n. 3 e 4, attivi e funzionanti (seppur il 3 nelle scorse settimane ha vissuto diverse vicissitudini relative al contatore, con ingenti spese sostenute), si arriva infine al chiosco zona Tempietto, ultimato ma mai aperto. Il punto ristoro, progettato con grande cura architettonica, è finito nel limbo: completato da oltre sei mesi, attende ancora la pubblicazione del bando per essere messo in funzione. Una situazione del tutto simile rispetto al gazebo ‘gemello’ situato nei pressi della Stazione Lido, con l’amministrazione comunale colpevolmente in ritardo.