Reggio, la maggioranza traballa in Consiglio Metropolitano: seduta sospesa, ritirati i primi punti
Assenti i consiglieri Filippo Quartuccio, Giuseppe Ranuccio e Rudi Lizzi, la maggioranza non ha i numeri: sospensione del consiglio, poi Ranuccio e Quartuccio 'appaiono'. Segnale politico chiaro verso Falcomatà
10 Novembre 2025 - 17:41 | di Pasquale Romano

Maggioranza Falcomatà, il clima è teso verso “l’ultimo miglio” del sindaco prima dell’approdo in Consiglio Regionale. Questo pomeriggio, nella Sala Leonida Repaci di Palazzo Alvaro, si è riunito il Consiglio metropolitano di Reggio Calabria presieduto dal sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà.
Nei primi minuti di lavori, la maggioranza ha vacillato. Complice l’assenza dei consiglieri metropolitani Filippo Quartuccio, Giuseppe Ranuccio e Rudi Lizzi, i primi quattro punti all’ordine del giorno non sono passati. In Consiglio infatti la presenza era in perfetto equilibrio: sei consiglieri di maggioranza e sei di opposizione.
A quel punto, Falcomatà ha deciso di sospendere la seduta per qualche minuto. La riunione è poi ripresa con Quartuccio e Ranuccio (quest’ultimo pronto a cedere il posto a Giovanni Latella in Consiglio metropolitano) collegati da remoto, ristabilendo i numeri della maggioranza e permettendo l’approvazione dei punti mancanti.
Approvati DUP e variazioni di bilancio
Superato lo stallo, il Consiglio ha approvato una serie di atti, tra cui le variazioni al bilancio di previsione 2025-2027, l’istituzione del Premio Don Italo Calabrò, il protocollo d’intesa per l’Osservatorio del Paesaggio Grecanico e il programma per il riefficientamento delle opere di difesa costiera tra Reggio Calabria e Motta San Giovanni.
Via libera anche al Documento unico di programmazione (Dup) 2026-2028, alla proposta di partenariato pubblico-privato per la riqualificazione del Centro sportivo Sant’Agata e al riconoscimento del Premio letterario Rhegium Julii e della gara podistica Corrireggio come eventi di alta valenza identitaria.
Nonostante la ripresa dei lavori, Filippo Quartuccio – presente da remoto, ma scollegato in quel momento – non ha votato a favore del Dup, segnale politico che non è passato inosservato.
Le tensioni nella maggioranza: il nodo Hermes e Castore
L’episodio di oggi è solo l’ultimo segnale post-regionali di malessere interno alla maggioranza che sostiene Falcomatà. Da giorni, infatti, il gruppo Rinascita Comune, guidato proprio da Filippo Quartuccio, ha espresso forte malumore per la decisione del sindaco di azzerare i vertici delle società partecipate Castore ed Hermes.
Una scelta che ha sorpreso e irritato parte della coalizione, soprattutto dopo gli elogi che lo stesso Falcomatà aveva rivolto nei mesi scorsi ai due amministratori, Domenico Mallamaci (Castore) e Giuseppe Mazzotta (Hermes). Rinascita Comune ha parlato di “motivazioni poco chiare” e ha chiesto una riunione urgente dei capigruppo per discutere delle scelte del sindaco.
Come già riportato su queste pagine, la settimana in corso si preannuncia particolarmente infuocata. Sul tavolo del sindaco ci sono il rimpasto di Giunta, la gestione delle partecipate e il rapporto con Rinascita Comune, sempre più incrinato. I segnali politici verso il sindaco Falcomatà da velati si sono trasformati in concreti ed evidenti: la maggioranza scricchiola.
L’appuntamento con le urne del maggio 2026, ad osservare queste tensioni, appare lontanissimo da raggiungere…
