Il cerchio magico di Falcomatà si assottiglia. Licenziato Fotia, torna la tensione con De Gaetano

Prosegue la spaccatura all'interno della maggioranza. Possibili ripercussioni politiche dopo il licenziamento di Fotia

La tensione non abbandona Palazzo San Giorgio e arriva anzi sino a Palazzo Alvaro. Con il Decreto n. 9 del 29/03/2022, firmato dal Sindaco Metropolitano Carmelo Versace, si dà notizia del licenziamento del dott. Pasquale Fotia. “E’ venuto meno il rapporto di fiducia”, la motivazione che viene data all’interno del decreto.

A dire il vero sembra esserci molto di più che una semplice questione di ‘fiducia’. Per provare a capire le possibili motivazioni che si celano dietro l’ultimo decreto del sindaco metropolitano Carmelo Versace, è utile conoscere nel dettaglio la figura e il percorso di Fotia.

Avvocato, politico di lunga esperienza, segretario della sezione Pd di Santa Caterina, Pasquale Fotia è stato tra coloro che hanno favorito il successo alle primarie 2014 di Giuseppe Falcomatá, accompagnando nelle successive sfide elettorali l’attuale sindaco sospeso.  A conferma del rapporto ravvicinato, nel novembre del 2015 Fotia veniva assunto all’interno dello staff alle dirette dipendenze del Sindaco Falcomatà, componendo assieme ad altri profili individuati l’Ufficio di Gabinetto.

Rispetto al 2015 però, conviene fare un passo indietro di circa 10 anni. Nel dicembre del 2005 infatti, l’allora giovanissimo Nino De Gaetano (all’epoca già due volte consigliere regionale) veniva ufficialmente designato dal Governatore Agazio Loiero quale Assessore al Lavoro. Durante il suo percorso da assessore regionale, all’interno della struttura trovava posto proprio Pasquale Fotia. Il passo indietro al 2005 è necessario per capire meglio il ‘triangolo’ Falcomatà-De Gaetano, triangolo oggi scoppiato.

Da politico esperto di lungo corso, sembra che Fotia negli ultimi mesi avesse consigliato a Falcomatà  scelte unitarie e di conservazione dei buoni rapporti in maggioranza. Allo stesso tempo, Fotia non sarebbe stato d’accordo sulla candidatura di Giovanni Muraca al consiglio regionale, fattore che è causa (assieme alle scelte in solitaria compiute da Falcomatà nel giorno della condanna nel Processo Miramare) della tensione che alberga oramai dai mesi all’interno di Palazzo San Giorgio.

Un Fotia probabilmente sempre meno d’accordo con le decisioni di Falcomatà (e di chi ne ha preso le redini nei due enti) e sempre più vicino al gruppo Democratico e Progressisti, riscoprendo quindi l’antico feeling con De Gaetano, i possibili motivi alla base della scelta compiuta da Versace.

Tornano cosi a tempo di record gli attriti tra una parte del Pd (quella vicina a Falcomatà) e il gruppo riferibile a De Gaetano. Su queste pagine, pochi giorni fa, il riferimento ad una ‘pax reggina’ tra i dem e il gruppo Dp, intenzionato a cessare il fuoco e avviare una nuova fase di dialogo e sinergia. Buoni propositi volati presto via, con la tensione che torna a dominare le due fazioni politiche.

Da ambienti vicini a Palazzo Alvaro, filtra disappunto e stupore per la decisione del sindaco Versace, con Fotia che avrebbe appreso dal licenziamento soltanto consultando l’Albo Pretorio. Non il modo ideale per salutare chi da un decennio era al fianco del sindaco oggi sospeso, modus operandi peraltro che (se davvero replicato) assomiglia a quanto accaduto con il prof. Tonino Perna e il suo avvicendamento da vice sindaco.

Prosegue quindi la spaccatura all’interno della maggioranza: Falcomatà con il tempo sembra perdere ad uno ad uno i pezzi del suo cerchio magico, quasi come fossero petali al vento. In attesa di capire se si ricomporrà mai la frattura con l’ex fedelissimo Armando Neri, c’è adesso da fare i conti con questa nuova grana. Considerato che all’interno di Palazzo San Giorgio c’è chi giura che l’allontanamento di Fotia non sarà una scelta priva di conseguenze politiche…