Reggio, raccolte 250 tonnellate di rifiuti. Falcomatà: 'Adesso è emergenza organico'

Emergenza rifiuti a Reggio Calabria, il sindaco Falcomatà commenta l'incontro con De Caprio e chiede requisizione impianto Vazzano

Il sindaco Giuseppe Falcomatà si è espresso in merito all’incontro avvenuto con l’assessore De Caprio.

Falcomatà chiede alla Regione di requisire l’impianto di Vazzano

Giuseppe Falcomatà

Il sindaco Giuseppe Falcomatà ed altri sindaci della Città Metropolitana hanno incontrato a Palazzo Campanella, l’assessore De Caprio, delegato all’ambiente della Regione Calabria in merito all’annosa questione dei rifiuti non solo in città ma anche su l’intero territorio metropolitano. Sia Falcomatà che i delegati hanno chiesto di poter requisire l’impianto di Vazzano.

Di seguito le parole del sindaco Falcomatà:

“Grazie al rinnovo con la regione Puglia, stiamo raccogliendo circa 250 tonnellate di rifiuti indifferenziati in città partendo naturalmente dai condomini. Un piano che sta seguendo l’assessore Brunetti insieme al dirigente Richichi. Tuttavia, oggi, il problema principale continua a rimanere quello dell’umido. Dell’organico che ormai da circa un mese, come ormai tutti voi ben sapete, non viene raccolto in città a causa della chiusura dell’unico impianto di raccolta dell’umido che esiste in Calabria che è quello di Vazzano. Impianto dove i Comuni della Città Metropolitana scaricano l’umido”.

“Abbiamo chiesto ieri nell’incontro con l’assessore De Caprio, che la Regione attui tutte le iniziative utili a consentire la ripresa utile per la raccolta dell’umido, finanche la requisizione dell’impianto di Vazzano”.

Solo la Regione può intervenire

Il sindaco Falcomatà ha poi sottolineato le responsabilità, ed ha dichiarato:

“Non è una cosa che possono fare i Comuni. Non è una cosa che può fare la Città Metropolitana. E’ una cosa che può fare solo la Regione Calabria”.

“Ecco perché abbiamo chiesto questo impegno all’assessore De Caprio. Accanto a questo, naturalmente, una volta verificate le soluzioni possibili, attuare un piano straordinario di raccolta dell’umido perché oggi veramente esistono problemi che non sono più sopportabili da nessuno. In particolare dalle famiglie che si ritrovano fuori dalle abitazioni la parte di rifiuti peggiore, che non può stare per troppo tempo fuori”.