Reggio, calo delle vendite nei negozi cinesi. I titolari: 'Coronavirus? Paura ingiustificata'

Abbiamo fatto un giro tra le attività principali della nostra città. Ebbene, tutte (o quasi) le attività sono semi deserte...

Peggiora il bilancio delle vittime del coronavirus con oltre 1100 morti in Cina e 45mila contagi. La paura, causata da un ingiustificato ‘panico’ anche in Italia viene dettata spesso dalla cattiva informazione.

E se da un lato il Ministero della Salute comunica attraverso uno spot (Testimonial d’eccezione Michele Mirabella, celebre volto della divulgazione scientifica targata Rai) che non c’è nessun pericolo nel frequentare le attività commerciali e di ristorazione cinesi, dall’altro è anche vero che la maggioranza dei negozi ha avuto nell’ultimo mese un drastico calo della clientela.

Noi di CityNow abbiamo fatto un giro tra le attività principali della nostra città. Ebbene, tutte (o quasi) le attività sono semi deserte con le sole auto dei titolari parcheggiate davanti ai negozi.

“Da tre anni non andiamo in Cina. Sia io che la mia famiglia siamo sempre rimasti qui e non siamo mai usciti dall’Italia – commenta ai nostri microfoni la titolare di un negozio in città – Non c’è nessun pericolo, lo stesso rischio lo corriamo anche noi cinesi così come gli italiani. Insomma il coronavirus ha generato una paura ingiustificata che ha causato un netto calo delle vendite”.

Bocche per lo più cucite in tante altre attività.

E’ bene sottolineare, come l’infezione da coronavirus colpisce le vie respiratorie ma non è affatto facile il contagio soprattutto se si usano prudenti norme igieniche (come ad esempio l’utilizzo delle mascherine).

Rimane tuttavia la preoccupazione tra i reggini che continuano ad evitare ambienti frequentati dalla popolazione cinese nonostante gli appelli del Ministero della Salute e del ministro Speranza.