Reggio, notte del Convitto: celebrata la bellezza del vivere la scuola - FOTO

"Un momento molto atteso dai nostri studenti che, come ogni anno, si sono impegnati tantissimo", le parole della dirigente

Un momento di festa, ma soprattutto di condivisione e approfondimento culturale, è quello che è stato vissuto venerdì 2 febbraio presso il Convitto “T. Campanella”, quando le porte del prestigioso istituto cittadino si sono aperte per far respirare dal vivo a chiunque sia entrato l’aria che permea la vita quotidiana nella scuola. Non un open day, ma un’occasione per consentire agli studenti, veri protagonisti dell’evento, di esprimere i loro talenti coniugandoli con quanto appreso durante le ore scolastiche attraverso ben 13 laboratori che hanno toccato i campi e gli argomenti più svariati.

Dal valore sempre contemporaneo del mito greco al problema della sostenibilità ambientale, dalla lotta per i diritti a partire dalla Rivoluzione francese fino alle diseguaglianze ancora presenti tra uomini e donne, dagli esperimenti scientifici alla cura del corpo attraverso gli esercizi ginnici, dal viaggio infernale di Dante alla vita sugli alberi de “Il barone rampante” calviniano e il tutto non solo attraverso la realizzazione di disegni e lavori multimediali, ma anche grazie a rappresentazioni nelle lingue classiche (latino e greco) e moderne (inglese e francese).

Questa capacità, infatti, di coniugare passato e presente, materie classiche e scientifiche, insieme all’attenzione data alle lingue moderne attraverso cui sono veicolate materie strategiche nel contesto odierno quali diritto, scienze, storia e geografia è la peculiarità che caratterizza, ognuno con la propria specificità, i due percorsi liceali presenti nell’istituto, ovvero il Liceo Classico tradizionale e il Liceo Classico Europeo, indirizzo di cui il Convitto “Campanella” rappresenta l’unica realtà nella provincia.

Massima soddisfazione per la serata è stata espressa dalla Dirigente scolastica, dott.ssa Francesca Arena, che ha lodato l’impegno dei suoi ragazzi:

“Quello della Festa del Convitto è un momento molto atteso dai nostri studenti che, come ogni anno, si sono impegnati tantissimo nella riuscita dell’evento, dimostrando anche grandi abilità organizzative. I laboratori sono stati tutti molto interessanti e originali, segno della capacità che la nostra scuola ha, ogni anno, di rinnovarsi e di cogliere i segni dei tempi, pur mantenendo lo sguardo rivolto all’eredità del nostro passato e del mondo classico che è essenziale per l’interpretazione del presente”.

Pensieri, quelli della dirigente, sicuramente condivisi anche dal folto pubblico che ha affollato i locali del Convitto, seguendo con attenzione i vari laboratori e riconoscendo, anche attraverso calorosi applausi, il lavoro di docenti, educatori e studenti.

La serata si è conclusa con un’appendice festosa; una volta, infatti, salutato il pubblico intervenuto e chiuse le porte esterne, gli studenti del liceo insieme alla dirigente, ai docenti, agli educatori e a tutto il personale dell’istituto si sono ritrovati nell’anfiteatro, presente nell’ampio cortile interno, per un momento di festa e allegria in cui i ragazzi, ancora una volta, hanno potuto esprimere i loro talenti, alternando performance di teatro, ballo e canto e celebrando l’entusiasmo di appartenere ad una scuola come il Convitto che è anche una grande famiglia.