Reggio, 'Le Piramidi': tre richieste di rinvio a giudizio. Assolto il direttore di banca accusato di truffa

Per oltre cinquant'anni ha ricoperto il ruolo di direttore di banca. Coinvolto nell'inchiesta del 2020 viene ora prosciolto

Era il giugno 2020 quando la Guardia di Finanza, sequestrava oltre 4200 preziosi tra cui diamanti, orologi di pregio e monete, a seguito del decreto di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. del Tribunale, su richiesta della Procura di Reggio Calabria diretta dal dott. Bombardieri.

L’importo totale del sequestro ammontava ad un valore complessivo di circa un milione e mezzo nei confronti di tre soggetti appartenenti, secondo l’accusa, ad una associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata mediante la raccolta e gestione di risparmi, la vendita di strumenti finanziari fasulli.

Una maxi truffa dunque, che secondo l’accusa, aveva aggirato un centinaio di risparmiatori in tutta Italia, con la falsa promessa di un investimento finanziario sicuro e dagli elevati ritorni economici. Prima venivano introdotti dagli indagati in meri schemi piramidali di nuova generazione – i cd. “Nuovi Ponzi” – per poi impossessarsi illecitamente di ingenti capitali.

I quattro indagati Pasquale Caridi, originario di Taranto ma residente a Reggio CalabriaGabriella Maria Ellade (compagna di Caridi), Andrea Napoli di 47 anni ed Enrico Surace, inoltre, secondo gli inquirenti, facevano sottoscrivere polizze assicurative fittizie a garanzia degli investimenti incoraggiando cosi i potenziali clienti alla stipula di strumenti finanziari.

A distanza di quasi tre anni, e dopo un lungo calvario giudiziario, arriva il primo importante step processuale, con esito positivo solo per uno dei quattro indagati.

Di ieri il decreto emesso dal Giudice per l’udienza preliminare dott. Claudio Treglia con il quale ha disposto il rinvio a giudizio di Caridi Pasquale, Ellade Gabriella Maria e Napoli Andrea per i reati più gravi come l’autoriciclaggio e l’associazione a delinquere. Stralcio della loro posizione invece in relazione ad altri numerosi capi di imputazione.

Assolto invece il direttore di banca Enrico Surace, difeso dall’avv. Saverio Gatto, che non rispondeva del reato associativo.

Termina così l’odissea giudiziaria per l’ex direttore di banca Surace.

Il processo proseguirà, per gli altri, venerdì 5 maggio presso l’aula bunker di Reggio Calabria.