Mediterranean Life, Falcomatà: "D'accordo al progetto, ma è bloccato". Falduto: "Non è vero"

"Rispettando le prescrizioni sollevate dai tecnici, il progetto può andare avanti", le parole di Falcomatà. Falduto risponde: "Il sindaco non conosce le carte"

Mediterranean Life, dove eravamo rimasti? Nel corso di Live Break,  il primo cittadino, dopo aver trattato i temi politici più scottanti, dalla Giunta alla mozione di sfiducia, ha affrontato la situazione relativa alla realizzazione di un’opera che ha destato da subito clamore e critiche, ovvero la pista ciclabile, e fatto un focus sui principali cantieri e opere in città da completare.

Ai microfoni di CityNow, Falcomatà si è soffermato anche sull’importante progetto dell’imprenditore reggino Pino Falduto, parcheggiato da troppo tempo.

(Clicca qui per rivedere l’intervista)

“Mediterranean Life ? Noi politicamente da tempo abbiamo dato l’ok al progetto, dando parere positivo rispetto alla possibilità di investire in  quell’area, un impulso turistico-culturale che possa valorizzare le peculiarità del nostro territorio.

Dopo di che si è andati in conferenza dei servizi, dove sottolineo non partecipa il sindaco, e su quella proposta progettuale sono state fatte delle prescrizioni, fatte non dal sottoscritto ma dai dirigenti. Rispettando quelle prescrizioni, si può tranquillamente andare avanti”, le parole del primo cittadino sul progetto di Falduto.

Collegato in diretta, l’imprenditore reggino ha subito commentato ‘non è cosi’, aggiungendo ai microfoni di CityNow che “il sindaco Falcomatà non conosce le carte relative al Mediterranean Life”.

Porto Bolaro Med Life

Carte in possesso di CityNow, e che si fermano al novembre 2022, tempistica che rende perfettamente l’idea di come il progetto sia al momento arenato. Ma perche?

Con la diffida inviata più di un anno fa, si faceva riferimento al consiglio comunale tenutosi 12 mesi prima prima, ovvero il 13 novembre 2021, seduta durante la quale era arrivato dall’Aula Battaglia l’ok al progetto del Mediterranean Life.

La diffida del novembre 2022

“Nella seduta del 13 Novembre 2021. il Consiglio Comunale di Reggio Calabria approvava finalmente una specifica mozione, conferendo apposito mandato e incarico al Sindaco di avviare l’iter finalizzato alla stipula di un accordo di programma con le altre Amministrazioni coinvolte (in primis Regione Calabria e Città metropolitana di Reggio Calabria), ai sensi degli articoli 34 D. Lg.s 267/2000 e 15 L.R. 19/2002, finalizzato alla realizzazione del progetto”, sottolineando l’alto valore strategico di “Mediterranean Life” per lo sviluppo turistico della Città.

‘Trascorso oltre un anno, gli Amministratori incaricati sono rimasti ingiustificatamente inerti, del tutto omettendo di attivarsi con sollecitudine rispetto a quanto espresso dall’organo consiliare cittadino e, così, non provvedendo a quanto era in proprio specifico dovere.

– Siffatta omissione appare non solo incomprensibile, ma gravemente lesiva di tutti gli interessi coinvolti e realizzabili attraverso il progetto in questione, dunque non solo quelli (pur meritevoli e legittimi) della scrivente, ma anche quelli pubblici in favore della collettività dei consociati, per almeno due ordini di ragioni:

1) in primo luogo, poiché la scrivente ha manifestato e formalizzato per iscritto, sia agli organi comunali che a quelli sovraordinati (anche a quelli sono sopraggiunti dopo l’ultima tomata elettorale a livello regionale e dopo gli avvicendamenti politici a livello locale), la propria piena e massima disponibilità, a titolo gratuito, a prestare assistenza tecnica per consentire alle Amministrazioni coinvolte di intraprendere e completare l’iter relativo all’accordo di programma, mettendo a tal fine a disposizione degli enti professionisti altamente qualificati (legali, consulenti commerciali, ingegneri, architetti, ecc.) con costi interamente a proprio carico.

Ciò comporta non solo l’assenza di costi per le finanze pubbliche, ma anche di superare le difficoltà tecniche che gli Uffici potrebbero incontrare, cosi anticipatamente evitando ogni giustificazione in merito agli organici sotto-dimensionati;

2) in secondo luogo perché, cosi facendo, senza alcun motivo l’Amministrazione comunale — finisce per privarsi della possibilità di veder realizzato un progetto di indiscussa rilevanza strategica per lo sviluppo turistico e portando grossi investimenti che verrebbero messi in circolazione nel territorio e alla creazione di oltre 2.500 posti di lavoro. Profili, questi, che generebbero un beneficio altissimo per l’intera comunità e che, si pongono tutti nel solco di quanto le Amministrazioni locali si stanno ponendo come obiettivi politici (di occupazione, rivitalizzazione commerciale del territorio, promozione turistica, attrazione di visitatori-investitori, permanenza dei giovani)”, si legge nella diffida del novembre 2022.

La società Porto Bolaro nel documento parla inoltre di una “gravissima responsabilità, non solo politica ma anche civile ed erariale, di coloro i quali, pur avendone titolo (e obbligo), persistono nell’ignorare il proprio precipuo compito di attivarsi per avviare l’ iter dell’accordo di programma”, chiedendo al sindaco (all’epoca il f.f. Brunetti) “di voler provvedere con sollecitudine all’avvio dell’iter per l’accordo di programma, in adempimento di quanto richiesto dal Consiglio Comunale della città con delibera del 13 novembre 2021”.

In chiusura della diffida infine l’ipotesi di dover ricorrere alle vie giudiziarie.

“La Porto Bolaro, confidando in una pronta e positiva risoluzione della vicenda, nondimeno avverte che, in considerazione delle caratteristiche del progetto e della rilevanza e meritevolezza degli interessi, sia privati della proponente che generali in capo all’intera collettività, in caso di perdurante e ingiustificata inerzia, mai motivata e anzi pervicacemente mantenuta, atteso il gravissimo pregiudizio che da ciò ne deriva, la scrivente sarà costretta e non esiterà ad agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi, anche in via risarcitoria, per il notevolissimo danno subito”.

Il nodo del progetto esecutivo

Dopo la delibera del consiglio comunale, è quindi tutto fermo al palo. Gli step prevederebbero prima l’accordo di programma e successivamente la conferenza dei servizi, infine il progetto definitivo per poter avviare i cantieri.

Uno dei nodi legato allo stallo della situazione, sembra essere quello del progetto esecutivo. Secondo quanto appreso, la mancanza di un progetto esecutivo sarebbe una delle prescrizioni poste dai tecnici per poter proseguire nell’iter di realizzazione del Mediterranean Life.

L’imprenditore Pino Falduto però assicura di non aver ricevuto nessuna comunicazione formale in questo senso da parte dell’amministrazione comunale, evidenziando inoltre che il progetto esecutivo per un’imponente opera come quella del Mediterranean Life ha un costo importante, che si aggira attorno ai 10 milioni di euro.

Impossibile dunque procedere con la realizzazione di questo documento senza avere prima il definitivo via libera da parte del Comune, rischiando quindi di fare un buco nell’acqua. Al di là delle dichiarazioni di Falcomatà ai microfoni di CityNow, l‘ultimo sussulto a Palazzo San Giorgio è datato 11 maggio 2023.

Nel corso di una seduta in Commissione Controllo e Garanzia, il sindaco f.f. Brunetti aveva risposto così alle sollecitazioni del presidente Massimo Ripepi, il quale chiedeva come mai il progetto fosse parcheggiato in un cassetto.

“C’è stata una richiesta di presentare un ulteriore progetto, non più studio di fattibilità che non è nulla se non un’idea, ma un progetto più definito. Questa cosa pare che non sia mai accaduta, a causa di questo il percorso si è interrotto dopo la conferenza servizi”, le parole di Brunetti, che ha assicurato: “a scanso di equivoci, nessuno vuole sotterrare il progetto. Anche io, personalmente, non ho nulla in contrario al Mediterranean Life che porterebbe occupazione e turismo”.

Secondo Brunetti, non può arrivare un parere definitivo con l’attuale progetto, ma serve un nuovo documento da parte dello studio interessato a realizzare il Mediterranean Life. L’ex sindaco f.f. aveva assicurato che avrebbe presto convocato l’accordo di programma, prevedendo la presenza di tutti gli enti territoriali e ministeriali coinvolti nella realizzazione del progetto.

Da allora, quasi 10 mesi di silenzio totale. La speranza è che presto si faccia definitiva chiarezza sul Mediterranean Life, con l’amministrazione comunale chiamata (carte alla mano) a spiegare per quali ragioni precise un progetto così importante per lo sviluppo e l’occupazione di Reggio Calabria è tristemente fermo.