Seminario a rischio chiusura, Azzarà: ‘La politica batta un colpo, pronti a manifestare’ – VIDEO

La denuncia di Nuccio Azzarà sul rischio chiusura del seminario, struttura prestigiosa e storica della città. L'ex sindacalista critica la politica e il primo cittadino

seminario reggio calabria Azzarà

“Quello che circa un anno fa si temeva, sembra proprio che adesso si stia avverando. La Conferenza Episcopale Calabra ha deciso di costituire un unico istituto teologico calabrese con sede a Catanzaro. Un seminario qual è il nostro, che è stato fondato nel 1565, cioè quindi che ha 460 anni di storia”.

La denuncia arriva dall’ex sindacalista UIL Nuccio Azzarà che, ai nostri microfoni, denuncia il rischio chiusura di una realtà storica, un’istituzione virtuosa e fondamentale per la crescita spirituale della città.

“Non mi sfugge che ci può essere anche la volontà, la voglia di razionalizzare le risorse. E questo va bene, ma non riesco a capire perché a Catanzaro e non a Reggio, atteso che dietro le nostre spalle c’è un edificio prestigiosissimo, di grande portata, di grande levatura, che potrebbe tranquillamente accogliere questo unico e solo seminario calabrese”.

Azzarà critica poi l’atteggiamento di indifferenza al tema da parte della politica e di Falcomatà.

“Non riesco a comprendere come su un tema così delicato, così importante per la città, la politica non si interroghi. È incomprensibile che si mandi un importante sacerdote, giovane, lo si tolga da una parrocchia e lo si mandi all’interno di questo seminario arcivescovile e dopodiché si chiude. Ho pensato di organizzare un incontro, visto che la politica non batte un colpo su questo argomento. A partire dal sindaco, il quale ogni volta che si parla di cultura riesce a intrattenerci per ore, facendoci anche perdere delle grandi occasioni”.

Infine l’invito rivolto ai cittadini a partecipare all’incontro del 19 marzo.

“Mercoledì alle ore 18:00, all’interno dell’auditorium di via Damiano Chiesa, sarà un incontro con la gente, con la città, con chi non ci sta. Dopodiché, se ci sono le condizioni, si andrà a una manifestazione per far sentire forte la voce e il cuore di un Reggio che vuole continuare ad amare la sua città.

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