Reggio, strisce blu più care. Dsp: "Giunta Falcomatà vuole fare cassa in modo subdolo?"

"Con la stagione estiva ormai alle porte, assumere simile può rappresentare un altro duro colpo alle attività economiche del centro città", afferma Democrazia Sovrana e Popolare

“L’dea di aumentare, raddoppiando, il costo della sosta a pagamento non può essere una sanzione a carico dei cittadini per punirli a causa dell’uso del veicolo privato e, per riflesso, un aggravio per i commercianti che registreranno una minore affluenza presso i loro esercizi commerciali, a di lá delle pittoresche teorie del vice sindaco Brunetti di Mascettinana memoria.
Assumere un provvedimento del genere, peraltro in via “sperimentale”, è la dimostrazione dell’assenza di una istruttoria legata a dati concreti non solo sullo stato dell’arte ma anche sugli obiettivi che si intendono raggiungere, partendo dal dato consolidato degli obiettivi già raggiunti con l’adozione dell’originaria tariffazione della sosta”.

Democrazia Sovrana e Popolare, attraverso le parole di Antonia Condemi e Giuseppe Modafferi, esprime contrarietà rispetto alla scelta dell’amministrazione comunale di aumentare il costo del parcheggio a 2 euro.

“L’Amministrazione Falcomatà, non può piegare ai propri scopi di fare cassa la regolamentazione della sosta tariffaria senza dare conto degli effetti ottenuti, degli investimenti fatti e delle opere pubbliche in tema di sosta realizzate con i proventi della sosta e che, ci pare, non siano stati utilizzati nemmeno per la manutenzione stradale.

Peraltro la Deliberazione Giuntale non fornisce alcuna indicazione rispetto ad altre ipotesi esplorate di regolamentazione della sosta, come ad esempio la riserva di una porzione di stalli di sosta a disco orario, limitandosi a stabilire che dal 1° maggio la tariffa verrà raddoppiata e aggiungendo improbabili “Agende” Europee che rimangono vuote enunciazioni senza l’adozione di un provvedimento normativo.

Stupisce, peraltro, che l’atto della Giunta sanzioni anche chi sta contribuendo al miglioramento dell’ambiente sobbarcandosi il costo di un veicolo ibrido, escludendo dal pagamento solo quelli con tecnologia full-hybrid e ad idrogeno e danneggiando invece i conducenti di altri tipi di veicoli ibridi, compresi quelli a propulsione GPL e Metano che, com’è noto, sono anch’essi veicoli ibridi”.

 

“Appare sospetto fondato che in tale atto della Giunta Falcomatà ci sia il chiaro intento di fare cassa in modo subdolo, incidendo su cittadini e commercianti cui di fatto viene imposto un altro tributo, mascherandolo con la esigenza di “sperimentare” nuove iniziative per migliorare l’ambiente ma senza indicare lo stato di fatto con rilevazioni dei maggiori agenti inquinanti. Con la stagione estiva ormai alle porte, assumere simile può rappresentare un altro duro colpo alle attività economiche del centro città e alle attività stagionali che per anni sono riuscite ad animare le estati reggine.

Crediamo che iniziative come queste non possano essere assunte a cuor leggero e non possano rientrare tra le attività sperimentali ma debbano essere frutto di uno studio accurato che tenga conto di tutti gli interessi in campo e che veda, prima di tutto, un impegno dell’Amministrazione Comunale alla programmazione di opere dirette a mitigare l’impatto della circolazione, attraverso la creazione di infrastrutture adibite alla sosta e servite dal trasporto pubblico locale funzionante anche nelle ore notturne.

Invitiamo, pertanto il sindaco Falcomatà a ritirare l’atto di giunta e ridiscuterlo nei termini e nelle modalità ma ove fosse il caso la nostra azione non si fermerà alla semplice critica, essendo nostro intento ed impegno preciso quello di coinvolgere l’intera cittadinanza e gli esercizi commerciali in una petizione diretta a far ritirare l’atto contestato ed a mitigarlo nella sua portata”, conclude la nota di Dsp.