Reggio, corsa al tampone. Ma è necessario? Giuffrida: 'Così si rischia di ingolfare la macchina'

Novità quarantena Covid, tampone rapido e molecolare, fronte vaccini e corsa al tampone. Il dott. Giuffrida ai microfoni di CityNow

È una vera e propria corsa al tampone quella a cui si assiste, in questi giorni, a Reggio Calabria.

I numeri dei contagi crescono in modo esponenziale, sarà colpa delle festività? Una cosa è certa, il trend è lo stesso in tutta la Penisola da Nord a Sud, basti pensare che, nella giornata di ieri, si sono registrati più di 98 mila nuovi casi, il numero più alto mai registrato prima dall’inizio della pandemia.

E mentre il virus corre per le strade gli italiani, e i reggini non fanno eccezione, corrono ai ripari, non solo con i vaccini, ma anche attraverso i tamponi.

La corsa ai tamponi a Reggio Calabria

Tamponi Drive In Botteghelle (3)

Anche chi credeva, dopo la terza dose di poter stare più tranquillo, in questi giorni si è messo pazientemente in fila ad attendere tampone ed esito nella speranza di un risultato negativo. Che si tratti di drive-in, centri analisi e farmacie, non fa differenza, le lunghe code sono ovunque. Ma è giusto affannarsi ad effettuare un test? Quanto tempo sarebbe corretto attendere prima di sottoporsi ad un tampone per avere un responso veritiero?

A queste domande ha risposto il direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Reggio Calabria, il dott. Sandro Giuffrida:

“I contatti con i casi positivi sono tanti perché i soggetti affetti da Covid sono sempre più numerosi. A tal proposito, buona parte della popolazione ritiene, erroneamente, di dover sottoporsi, immediatamente, a tampone.

In realtà questo passaggio “istantaneo” non serve a nulla perché il contagio non è immediato. Esiste un periodo di incubazione del virus, legato a tante variabili come ad esempio la carica virale di ogni soggetto, che va dalle 24 ore ai 7 giorni.

Il tampone, dunque, andrebbe fatto 4-5 giorni dopo il contatto con persona positiva. Non rispettando questa semplice normativa si rischia di assistere ai fenomeni di questi giorni e, in più, si ingolfa la macchina che si occupa di processare i tamponi. Con un numero enorme da gestire, difficilmente i responsi potranno arrivare in tempi brevi”.

La richiesta impropria di tamponi è talmente elevata da mettere il personale sanitario in forte difficoltà. Secondo il diretto Asp, infatti, “andrebbe meglio regolamentato l’accesso a chi ne ha realmente bisogno”.

Giuffrida ha poi ricordato che il laboratorio Asp di Reggio Calabria è l’unico a livello regionale a svolgere una così grande mole di lavoro, processando, all’incirca, 2000 mila tamponi al giorno.

Rapido o molecolare?

Il direttore dell’Asp, inoltre, ha provato a fare chiarezza anche sull’affidabilità dei tamponi esistenti:

“Antigenico e molecolare non sono affatto la stessa cosa. Con il primo si possono avere dei falsi negativi in soggetti che, in verità, sono positivi, raramente accade il contrario anche se non è del tutto impossibile. Il secondo, invece, è affidabile al 100%”.

Test a parte, il dott. Giuffrida si sente di raccomandare alla città la quarantena preventiva:

“Quarantena subito, sin dal momento in cui si viene a conoscenza del contatto con soggetti positivi per i successivi 5 giorni se vaccinati, 10 se non vaccinati. In questi giorni, però, ci sono delle novità sulle tempistiche”.

Col booster no a quarantena

Il governo cancella la quarantena da contatto con positivo per chi ha fatto il booster o due dosi di vaccino da meno di 4 mesi. Il Cdm riunitosi nella serata di ieri ha stabilito tre sole regole da seguire:

  • 10 giorni con mascherina Ffp2 e un tampone al quinto giorno se compaiono i sintomi.
  • Isolamento fiduciario ridotto da 7 a 5 giorni per i vaccinati da più di 4 mesi.
  • Per i non vaccinati il termine resta a 10 giorni.

Situazione contagi, andrà a peggiorare

“La situazione contagi andrà a peggiorare – ha spiegato il dottore. Se la diffusione del Covid oggi è altissima, ogni giorno che passa ci sarà una maggiore incidenza della variante Omicron. In aggiunta a questo c’è da tener conto anche dei contatti dovuti alle feste.

Per questo motivo ci aspettiamo un aumento almeno fino alla metà di gennaio, se non oltre. Bisogna infatti tener conto che dal 10 gennaio riapriranno le scuole”.

E allora qual è la soluzione?

“Ridurre il livello di contatti con persone che non si frequentano abitualmente, proprio perché si sta dimostrando che la diffusione è talmente alta da rischiare con qualsiasi contatto di acquisire la malattia. Ovviamente rimangono anche tutte le altre raccomandazioni che già conosciamo: mascherina, divieto di assembramenti e continua igienizzazione“.

Il fronte vaccinazioni

Secondo quanto illustrato dal direttore del Dipartimento Prevenzione la campagna vaccinale a Reggio Calabria prosegue a gonfie vele.

“Stiamo somministrando parecchie seconde e terze dosi e la vera novità è che si è riaperto il fronte delle prime”.

La città dunque sembra aver riacquistato fiducia nei vaccini anche se questo non vale per tutte le categorie.

“C’è ancora una tiepida partecipazione per ciò che riguarda la vaccinazione dei bambini”.

A tal proposito è bene ricordare che ogni hub è adatto all’inoculazione del siero anche ai più piccoli con percorsi a loro dedicati.

L’importante è prenotare l’appuntamento tramite piattaforma.