Reggio, sgombero Torre Nervi: arriva la proposta per salvare la stagione

Ritardi nello sgombero della Torre Nervi, possibile soluzione all'orizzonte per mettere tutti d'accordo

Torre Nervi di Reggio Calabria, qualcosa si muove. Dopo lo sgombero coattivo dei locali di una delle attività più conosciute in città, ovvero la Luna Ribelle, adesso il desiderio dell’amministrazione locale è quello di rivedere al più presto operativi i prestigiosi locali.

“L’intenzione dell’amministrazione è quella di non tenere chiuso l’immobile, posizionato in una posizione strategica della città. Questo sia per dare opportunità lavorative ai cittadini sia per tutelare gli interessi di eventuali imprenditori interessati. Attendiamo lo sgombero, poi valuteremo le soluzioni possibili per mettere a frutto l’immobile”, le parole nei giorni scorsi dell’assessore comunale Irene Calabrò.

Ricordiamo infatti come il settore delegato alla gestione delle aree del Lido Comunale (relativamente a quelle interessate dallo sgombero) non sia quello di Attività Produttive bensì quello del Turismo.

Come noto la struttura sottoposta a sgombero è di proprietà del Comune (la Luna Ribelle è dentro la Torre Nervi del Lido Comunale) che tramite un’ordinanza di sgombero dello scorso 17 maggio ha dato all’imprenditore reggino che ha gestito alcune attività ristorative negli ultimi anni 10 giorni di tempo per liberare l’area.

Ad una settimana dall’ordinanza però, poco o nulla dei macchinari e dell’attrezzatura presenti all’interno della Torre Nervi è stato liberato, causando malumore all’interno di Palazzo San Giorgio.

La mancata rimozione dei macchinari, secondo quanto raccolto da CityNow, sarebbe da ricondurre a due motivazioni, che potrebbero secondo le intenzioni dell’imprenditore coinvolto ‘unirsi’ in una soluzione utile a tutte le parti per salvare la stagione estiva.

In primis, rimuovere da Torre Nervi e spostare in una nuova location tutti i macchinari attualmente presenti nell’area è un intervento non semplice da eseguire e nemmeno immediato. Servirebbero tempi più lunghi rispetto ai 10 giorni concessi dall’amministrazione comunale, oltre a nuovi spazi dove poter ospitare tutti i macchinari, dal costo non esiguo.

La seconda motivazione, secondo quanto filtra, è legata a una proposta che nei prossimi giorni l’imprenditore reggino è pronto ad avanzare all’amministrazione per far combaciare le esigenze di tutti. Nel dettaglio, la proposta prevede la possibilità di lasciare i macchinari all’interno della Torre Nervi e offrirli attraverso un comodato d’uso a chi entrerà in gestione dopo essersi aggiudicato il bando per svolgere attività ristorativa nei mesi estivi.

In questo modo, l’imprenditore ‘uscente’ da Torre Nervi non avrebbe l’obbligo di dover spostare in tempi brevi i macchinari e chi subentra avrebbe un’attività ristorativa ‘chiavi in mano’ o quasi. Al contempo l’amministrazione comunale potrebbe velocizzare l’iter rispetto alla pubblicazione del bando, fattore di non poca importanza in relazione dei tempi strettissimi.

L’importo del noleggio, che potrebbe aggirarsi attorno ai 30 mila euro, secondo le intenzioni dell’imprenditore reggino potrebbe essere defalcato dalla somma complessiva che lo stesso deve all’amministrazione comunale rispetto ai mancati pagamenti di locazione. Entro questa settimana, si capirà se la proposta incontrerà o meno il favore dell’ente comunale.